
Il gol salvezza è di Niang al 93’. Esultanza in una notte da leoni
di Simone Cioni
L’urlo di Niang al 93’ squarcia la notte del Castellani-Computer Gross Arena. L’attaccante senegalese ha appena segnato il gol della salvezza dell’Empoli. Una sofferta quanto storica salvezza. A un certo punto sembrava un traguardo quasi irraggiungibile, poi in pieno recupero, come con il Torino, Cancellieri sfonda a destra e mette in mezzo per Niang, che con il destro gira alle spalle di Svilar. Può partire la festa. Gli ultimi minuti di recupero sono solo una trepidante attesa per una corsa liberatoria sotto la Maratona di Nicola e di tutti i suoi stoici ragazzi. Il popolo azzurro si riversa in campo e partono anche i fuochi d’artificio. In una stagione complicata e vissuta tra alti e bassi l’Empoli ha dovuto soffrire fino agli ultimi minuti dell’ultima partita, ma alla fine con tanto cuore e voglia di scrivere una pagina importante della storia azzurra, capitan Luperto e compagni ce l’hanno fatta. In partenza Nicola sceglie ancora il 3-5-2 confermando la difesa delle ultime uscite e le due mezzali con Marin, sostituto naturale, al posto dello squalificato Grassi. La vera sorpresa è davanti con Destro, preferito a Caputo e Niang, rilanciato da titolare due mesi e mezzo dopo l’ultima volta contro il Cagliari lo scorso 3 marzo sempre in casa. Ad affiancarlo Cancellieri, che vince il ballottaggio con Cambiaghi.
Ed è proprio l’ex Lazio, il migliore in campo, ad aprire la serata del Castellani-Computer Gross Arena quando al 13’ controlla un assist di Gyasi dalla destra e manda alle spalle di Svilar il vantaggio azzurro. Il Castellani-Computer Gross Arena esplode di gioia. Gli azzurri sono entrati in campo con il giusto piglio, Marin si alza molto per disturbare l’impostazione di Cristante, Bastoni e Maleh sono aggressivi e Ismajli cancella dal campo Abraham. L’Empoli potrebbe anche raddoppiare al 15’ con Destro, che si costruisce e conclude un’azione trovando però sul più bello la respinta di un difensore giallorosso. Poi, però, la solita palla da fermo manda in tilt la difesa azzurra con Caprile che deve salvare prima su Cristante e poi su Abraham, non potendo nulla però sull’ultima ribattuta in rete dello stesso Cristante. Per fortuna dell’Empoli, però, il centrocampista giallorosso viene pescato in fuorigioco dal Var sul primo colpo di testa e si resta sull’1-0. La squadra di Nicola si spaventa un po’, la Roma non alza il ritmo e allora Luperto e compagni provano a gestire sfiorando ancora il raddoppio in contropiede con Destro (gran filtrante di Marin) e Cancellieri (Svilar chiude lo specchio). Sul finire del primo tempo, però, l’Empoli si abbassa troppo lasciando eccessivo spazio lla squadra di De Rossi, che così al primo dei tre minuti di recupero concessi dal direttore di gara gela il Castellani-Computer Gross Arena trovando il pari con Aouar. Il centrocampista francese viene pescato tutto solo nel cuore dell’area di rigore da Angelino e di testa non lascia scampo a Caprile.
Nella ripresa Nicola cambia Gyasi già ammonito e Destro, stremato, per inserire Walukiewicz in difesa avanzando sulla fascia destra Bereszynski e Niang in attacco. Dopo uno spavento per il rischio d’autogol di Maleh, l’Empoli prova ad alzare l’intensità e sfiora il gol con Bastoni, Cacace, Niang e Cancellieri. Nicola rompe gli indugi e chiude con quattro attaccanti inserendo anche Caputo e Cambiaghi, ma la serata sembra stregata quando Marin centra la traversa da fuori. Poi, arriva Niang e l’Empoli è ancora in Serie A.