REDAZIONE EMPOLI

I fiorai tra gelate e caro prezzi "Ma gli ordini non ci mancano"

Una rosa? Oltre 10 euro. In pochi però rinunciano: "Abbiamo tante consegne. Aumentati i costi della merceria"

I fiorai tra gelate e caro prezzi "Ma gli ordini non ci mancano"

Non sempre è facile esprimere quello che sentiamo a parole, specie quando stiamo parlando di emozioni forti come l’amore. Esiste allora un modo di comunicare, intramontabile: il linguaggio dei fiori. Per questo la rosa rossa, diventata nell’immaginario comune simbolo di amore ardente, solenne ed eterno, è la più donata per il giorno di San Valentino. Quest’anno però nessun spargimento di petali in ogni dove. Le rose costano troppo. Diventate sempre più rare a causa del freddo, l’inflazione colpisce anche il settore floreale. "E’ veramente difficile trovare i prodotti, specie in Italia, tra l’abbassamento delle temperature e l’aumento dei costi – spiega Annamaria Fornisano de ’La Fioreria’ di Ponzano – Alcuni fiori e alcune piante, essendo diventati davvero troppo costosi, preferisco non comprarli. Cerco di mantenere i prezzi bassi per i miei clienti, ma è difficile, visto l’aumento generale delle spese".

A fissare il costo finale per il consumatore non è tanto la rosa (o il fiore in generale) in sé, quanto la composizione che viene realizzata. "Per ora il prezzo delle rose sembra essere rimasto più o meno stabile rispetto all’anno scorso. Purtroppo sono aumentati i costi della merceria, dei nastri, delle confezioni che servono per fare le composizioni – spiega Beatrice Bagni del negozio ’Edi e Beatrice fiori’ di viale Boccaccio – E poi ci sono i rincari del trasporto, che va a incidere sul prezzo finale". Una rosa che sul mercato costa dai 4 ai 6 euro viene venduta sui 10 euro circa, confezione e verde compresi.

Nel giorno di San Valentino il prezzo aumenta di circa uno o due euro. A danneggiare i fioristi è anche la competizione delle grandi distribuzioni che mettono a disposizione dei clienti fiori a prezzi molto più bassi, rispetto a quelli in negozio. "E’ difficile ’combattere’ con questo tipo di vendite – spiega Catia Columbro proprietaria del negozio ’Orchidea piante e fiori’ – cerco di offrire ai miei clienti prodotti di qualità, che scelgo personalmente al mercato dei fiori. Punto molto su questo. E’ l’unico modo per differenziarsi. Purtroppo però, dati i tempi che corrono, è più facile che l’acquirente ponga l’attenzione sul prezzo piuttosto che sulla qualità". Anche se diventa sempre più difficile acquistare e soprattutto ricevere fasci con cento rose, nessuno rinuncia a regalare un fiore o una pianta, specialmente in occasioni come San Valentino. "Abbiamo già molte prenotazioni e consegne – dice Beatrice Bagni – in molti giocano d’anticipo. Altri, la maggioranza, invece preferisce venire in negozio il giorno stesso, il 14 febbraio. Sicuramente con l’avvicinarsi della festa, le chiamate e le richieste aumenteranno".

Attenzione al budget ma non per tutti. "Per queste feste particolari solitamente i clienti non si presentano con una spesa fissa – spiega Annamaria Fornisano – E’ difficile che chiedano 50 euro di bouquet, ad esempio. Preferiscono seguire il progetto che hanno in testa e solitamente vengono con le idee ben chiare. Donare un fiore è sempre un gesto di grande gentilezza, e chi lo riceve non può che apprezzarlo".

Costanza Ciappi