YLENIA CECCHETTI
Cronaca

Granaiolo, primo giorno di stop. Due mesi senza treni causa lavori ma il sistema alternativo ’regge’

Viaggio tra i pendolari, tra cui anche molti turisti, in attesa degli autobus per Empoli e Firenze

La stazione dei treni e il trasbordo dei viaggiatori (Tommaso Gasperini/FotoGermogli)

La stazione dei treni e il trasbordo dei viaggiatori (Tommaso Gasperini/FotoGermogli)

Empoli, 2 luglio 2025 – Qualcuno lo ha battezzato “il primo giorno di penitenza”. E come dargli torto? Sommando cantieri, corse saltate, incendi (i tre di lunedì lungo la linea Pisa-Empoli) e temperature africane, ieri è stata inaugurata l’estate dei sospiri per pendolari e turisti costretti a rinunciare al treno tra Granaiolo ed Empoli fino al 31 agosto. È la seconda stagione da bollino rosso sulla linea Empoli-Siena: dieci chilometri di raddoppio binari per promettere, entro il 2028, treni più frequenti e puntuali. La buona causa c’è – e vale la pena ricordarlo – ma per chi deve spostarsi ogni giorno, resta da affrontare il pellegrinaggio sui bus sostitutivi.

Ore 15, piazzale della stazione di Granaiolo: il termometro sfiora i 40 gradi, il treno delle 15,28 da Castelfiorentino è stato cancellato, e sul binario sbagliato si intrecciano storie e nervosismi di un gruppetto di persone.

“Siamo di Los Angeles, arriviamo da Siena e dobbiamo raggiungere Empoli per poi fermarci a Firenze. Non sappiamo cosa fare. Bus o treno?”. Un giovane lavoratore guarda l’orologio con ansia. “Anche l’estate scorsa, stessi disagi. La app mi dice che il prossimo bus sostitutivo è alle 16.38… ma sarà vero? Lavoro in una pizzeria a Empoli, spero di arrivarci in tempo”. Tra smarrimento, sfiducia e arsura, c’è chi invoca bottigliette d’acqua. “Qualcuno dovrebbe essere qui a fornirci assistenza”.

E’ pendolare anche una professoressa di inglese, che dagli istituti superiori empolesi fa la spola - da anni - con Certaldo. “Tra scioperi e cantiere non c’è pace per noi”. Si scherza sulla possibilità di “rubare” uno dei due bus di Autolinee Toscane fermi nel piazzale in attesa di “ordini dall’alto”: due mezzi di scorta (in aiuto alle navette ordinarie) con relativi autisti parcheggiati lì, insieme ai viaggiatori, pronti a intervenire solo in caso di estrema necessità.

“Se salta una corsa partiamo – spiegano i conducenti – ma non possiamo muoverci se non arriva l’ok dal quartier generale”. E a metà pomeriggio non è ora di punta: solo quattro passeggeri, niente via libera. Tutti, insomma, aspettano. Alle 16.13 finalmente arrivano - e sono in anticipo - due bus da Empoli. Strapieni. Scende un fiume di gente che raggiunge il binario 2 di Granaiolo con bagagli al seguito. La gioia dura poco, perchè il treno delle 16.18 per Siena è stato annullato. Poco male, ce n’è uno una mezz’ora dopo. “Il controllore dove’è?”. “A chi possiamo chiedere informazioni?”. E’ il caos naturale del primo giorno, accompagnato anche da feedback positivi che fioccano generosi sui gruppi social.

“A Granaiolo - ha informato un’utente nelle prime ore di ieri - ci sono i pullman e il posto sembra garantito perché ci sono anche mezzi di riserva. Segnalo invece la solita inciviltà dei passeggeri che si accalcano senza criterio. Biglietti giustamente e finalmente controllati prima di salire”. Personale efficiente, come confermato da un altro pendolare. “Stamattina il bus delle 5 e 22 ci ha portato a Empoli in orario. Peccato che fosse tutto cancellato per l’incendio”. Il viaggio della speranza in Valdelsa – tra cantieri e coincidenze da rincorrere – è iniziato e sarà lungo. Prepariamo borraccia e pazienza.

Y.C.