Empoli (Firenze), 15 agosto 2024 – Ha chiuso i battenti nel 2020, dopo la pandemia che ha messo in ginocchio tante attività impegnate nel mondo del volontariato, della socialità e dell’aggregazione. Nonostante questo, il Circolo Arci della frazione empolese di Pagnana ha mostrato la volontà di portare avanti alcune iniziative ricreative, almeno in estate, per offrire un servizio alla comunità. Ma le difficoltà per il gruppo - ormai risicato - di volontari non sono finite. Anche se piccolo, il furto di questi giorni, pesa. Soprattutto a livello morale.
«Abbiamo acquistato tre tavolini due mesi fa, con l’intento di lasciarli a disposizione di tutti durante le sere d’estate, in occasione di Pagnana in Piazza. Evidentemente a qualcuno mancava un tavolino da bar a casa e ha pensato bene di prenderlo. Sono piccoli gesti come questo che fanno passare la voglia di fare le cose per tutti". Lo sfogo volato sui social accompagnato dalla foto del modello rubato (tondo) non è passato inosservato. Due i tavolini spariti, ma all’appello mancano anche delle sedie, utilizzate dagli anziani del posto per stare al fresco. Non ci sta il presidente Alessio Saldutti. "Siamo indignati e pure arrabbiati. Siamo alla frutta. Siamo un gruppo di ragazzi che si fa in quattro per la comunità. Una decina di consiglieri che, dopo il turno di lavoro, la sera si mette al bancone del bar per dar modo ai più anziani di ritrovarsi e scambiare due parole. Se questo è il ringraziamento...".
Dopo la scomparsa del presidente storico, in concomitanza con il Covid, si è aperto un periodo difficile. "Nessuno esce più, nessuno frequenta più il Circolo. Se non hai l’attività di ristorazione non tiri avanti. Nonostante la chiusura, tramite l’associazione abbiamo comunque deciso di tenere aperta la ‘casina’ in piazza Arno, un piccolo bar che è un sollievo in queste sere d’estate a Pagnana, dove non c’è niente. Lo teniamo aperto giusto tre mesi l’anno. Siamo dispiaciuti - conclude Saldutti - Non è per il valore economico di tre tavolini pagati 10 euro l’uno e ormai rugginosi. Ma per il gesto. Capiamo la crisi economica, ma se neppure in una piccola comunità di 800 persone, dove in 750 ci conosciamo, si può star tranquilli...".