Finti progetti con i fondi Pnrr. Inchiesta sulla maxi frode all’Ue. Nuovi guai per il professionista

Secondo l’accusa nel 2019 l’uomo avrebbe falsificato i ricavi. Si trova già in carcere per reati fiscali

Finti progetti con i fondi Pnrr. Inchiesta sulla maxi frode all’Ue. Nuovi guai per il professionista

Finti progetti con i fondi Pnrr. Inchiesta sulla maxi frode all’Ue. Nuovi guai per il professionista

Spunta anche il nome di Renato Ciulli, residente a Capraia e Limite, nell’ambito dell’indagine portata avanti dalla Guardia di finanza di Venezia sulla maxi frode milionaria che sarebbe avvenuta con falsi progetti per i fondi del Pnrr. L’indagine ha portato all’alba di giovedì a eseguire un’ordinanza di misure cautelari nei confronti di 24 persone. Ciulli, detenuto per reati fiscali e di bancarotta fraudolenta nel carcere di Volterra, è ritenuto dall’accusa partecipe all’associazione per delinquere nel ruolo di legale rappresentante della società MQuadro servizi s.r.l., società istante finanziamenti. Secondo i pm, in concorso con altri soggetti che si sarebbero occupati del deposito dei bilanci falsi della società, Ciulli avrebbe esposto nei bilanci al 31 dicembre 2019 fatti materiali rilevanti non corrispondenti al vero, indicando ricavi per circa 10,9 milioni di euro. La società invece, nello stesso periodo di imposta, avrebbe emesso fatture per 16.600 euro. La stessa società MQuadro servizi con sede a Roma risulta poi beneficiaria di un finanziamento di 300mila euro, di cui 150mila accreditati nel 2022. Nel mirino dei finanzieri sono finiti dunque anche i bilanci approvati nel luglio del 2020 dal professionista di Capraia e Limite, all’epoca amministratore unico della società. Inoltre per i pm, dall’analisi della documentazione bancaria acquisita, risulterebbe che Ciulli sia titolare di un conto corrente in Austria dove nel 2022 avrebbe ricevuto un bonifico di 2000 euro dalla società Rami Trade, riconducibile all’associazione per delinquere. Per Ciulli comunque, come per altri 4 indagati, erano stati previsti gli arresti domiciliari in considerazione del ruolo più marginale rivestito nel sodalizio.