REDAZIONE EMPOLI

Festa della Repubblica. Corteo e consegna della Costituzione ai nostri nuovi italiani

Una giornata intensa iniziata con la cerimonia agli Agostiniani. L’emozione di Mantellassi: "Il miglior modo per celebrare l’evento".

Una giornata intensa iniziata con la cerimonia agli Agostiniani. L’emozione di Mantellassi: "Il miglior modo per celebrare l’evento".

Una giornata intensa iniziata con la cerimonia agli Agostiniani. L’emozione di Mantellassi: "Il miglior modo per celebrare l’evento".

Empoli ha celebrato il 2 giugno con una delle sue tradizioni più sentite: la consegna della Costituzione ai nuovi cittadini italiani. Sono 148 le persone che, tra il 1 maggio 2024 e il 30 aprile di quest’anno, hanno ottenuto la cittadinanza italiana risiedendo nel territorio comunale. Di questi, il 25 per cento è di origine albanese, il 13,5 per cento filippina, l’8 per cento marocchina, il 6 per cento georgiana e altrettanti cinesi, seguiti da peruviani, romeni, indiani, moldavi e altri ancora. Poco meno di 50 i nuovi italiani che hanno partecipato ieri alla cerimonia ufficiale tenutasi al Cenacolo degli Agostiniani, momento culminante di una mattinata densa di significato.

La Festa della Repubblica si è così intrecciata con le storie personali di chi, dopo un lungo percorso di integrazione, ha raggiunto la piena cittadinanza, con i diritti e i doveri che essa comporta. Ad aprire l’incontro è stata la presidente del consiglio comunale Simona Cioni, che ha ricordato l’impegno quotidiano necessario per dare vita ai principi della nostra Carta fondamentale, citando Piero Calamandrei: "La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé... bisogna ogni giorno rimetterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà". Parole che hanno trovato eco nell’intervento del sindaco Alessio Mantellassi, visibilmente emozionato. "La nostra festa della Repubblica – ha detto indossando la fascia tricolore –. Viva la nostra Repubblica!". Anche lui, da giovane, ricevette il testo della Costituzione, un gesto che oggi riconosce come fondamentale per comprendere la cittadinanza come partecipazione attiva e consapevole. Ha ricordato, infine, che la Repubblica riconosce i diritti di tutti, nella loro diversità, promuovendo uguaglianza, libertà di pensiero, religione e orientamento.

La cerimonia si è estesa oltre le mura dell’auditorium, con una parata per le vie del centro animata dalla banda del Cam, fra bandierine tricolori e corteo pubblico. La foto di rito in piazza Farinata degli Uberti, cuore simbolico di Empoli, ha suggellato una mattinata di orgoglio civico e unità. In un tempo storico particolare, Empoli ha scelto di ricordare, attraverso il volto dei nuovi italiani, che essere parte della Repubblica è un privilegio e una responsabilità condivisa.