
Empoli, arriva ‘Casa Sicura’ per imparare la cultura della sicurezza domestica
Firenze, 30 aprile 2025 - Una casa mobile per imparare la cultura della sicurezza domestica: stamattina, presso il Centro Coop di Empoli Via Sanzio, è stata inaugurato il progetto “Casa sicura”, promosso da Regione Toscana e le tre Aziende Usl della Toscana, in collaborazione con Unicoop Firenze. Grazie all’iniziativa, da oggi fino al 13 giugno, il modulo “Casa sicura” sarà ospitato nel porticato del centro commerciale, dove soci e clienti potranno visitarlo e partecipare a incontri dimostrativo-didattici sulla prevenzione degli incidenti domestici. Il modulo è una vera e propria casa attrezzata con le principali misure preventive e protettive per ridurre i rischi di infortunio domestico: è grande come una stanza di 14 metri quadri che riproduce tutti i locali di un’abitazione, dalla cucina al bagno, dalla camera fino al soggiorno. Al suo interno i partecipanti ai corsi formativi troveranno le principali e più importanti misure preventive e protettive per ridurre il rischio di incorrere negli infortuni domestici con particolare riguardo alle cadute, urti, tagli, intossicazioni, avvelenamenti da prodotti chimici di uso domestico, folgorazioni, incendi, esplosioni, sicurezza dei prodotti, nonché le informazioni sui comportamenti corretti da tenere nella propria abitazione. Dopo Empoli, il modulo farà tappa in altri grandi punti vendita della cooperativa per diffondere la cultura della sicurezza nella popolazione. Al taglio del nastro del modulo Casa sicura erano presenti Simone Bezzini, Assessore al diritto alla salute e alla sanità della Regione Toscana e Daniela Mori, Presidente del Consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze. All’evento hanno partecipato anche Francesca Martini, Presidente della sezione soci Coop di Empoli, Giovanni Nardone, Direttore Dipartimento Prevenzione, Azienda USL Toscana centro, e Claudio Vanni, responsabile relazioni esterne di Unicoop Firenze. Simone Bezzini, Assessore al diritto alla salute e alla sanità della Regione Toscana ha detto: «I rischi legati agli incidenti domestici non devono essere in alcun modo sottovalutati. È fondamentale promuovere una maggiore consapevolezza sulle cause e sui possibili rimedi, con l’obiettivo di sviluppare una solida cultura della sicurezza nelle nostre case. Un impegno che condividiamo con Unicoop Firenze, cui va il nostro ringraziamento per l’attenzione e la sensibilità dimostrate su questo e su molti altri temi, confermandosi un prezioso alleato nella promozione e nella tutela della salute pubblica». Ha aggiunto Daniela Mori, Presidente del Consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze: «Grazie alla collaborazione con Regione Toscana e Asl Toscana Centro, da oggi accogliamo nel nostro Coop.fi di Empoli il progetto “Casa sicura” che aggiunge un tassello alle nostre attività sul tema della salute e della prevenzione: come cooperativa di consumatori la promozione del benessere è un nostro impegno costante che perseguiamo, non solo offrendo prodotti di qualità e sicuri, ma anche attraverso campagne, iniziative e attività rivolte al grande pubblico. Attenzione, informazione e prevenzione sono le parole chiave di questo progetto che punta, non solo a prevenire danni fisici, ma anche a migliorare la qualità di vita delle persone e a promuovere una cultura della sicurezza, soprattutto in supporto alle categorie più vulnerabili. Invitiamo i nostri soci e clienti a cogliere questa importante opportunità e a visitare “Casa sicura” che, nei prossimi mesi, farà tappa anche in altri punti vendita della nostra cooperativa». Il programma delle attività. Il modulo “Casa sicura” inaugurato oggi sarà ospitato al Centro Coop di Empoli Via Sanzio fino al 13 giugno, posizionato sotto al porticato davanti alla sala della sezione soci Coop. Nel periodo sono previste attività informative e didattiche di promozione della cultura della sicurezza e della prevenzione degli incidenti domestici. Nello specifico: l’apertura di Casa sicura è prevista per due pomeriggi a settimana, il mercoledì ed il venerdì, dalle 16.00 alle 19.00. Nei pomeriggi di apertura, nel modulo saranno presenti operatori sanitari tecnici della prevenzione e assistenti sanitari della Usl Toscana Centro con i quali sarà possibile effettuare una visita guidata della casa e ricevere informazioni e consigli su come mettere in sicurezza il proprio ambiente domestico e prevenire i rischi in casa. Per partecipare alla visita è necessario prenotarsi sulla piattaforma eventi all'indirizzo www.coopfi.it/eventi oppure presso il punto Bibliocoop in sezione soci oppure inviando una mail a [email protected]. Ogni mercoledì, dalle 14.30 alle 16.00, nella sala soci del Coop.fi, si terranno corsi di approfondimento a cura del personale Usl in cui si illustreranno i dati statistici epidemiologici degli incidenti domestici, le principali misure preventive e protettive per ridurre i rischi negli ambienti abitativi e indicazioni per la promozione e la corretta attività fisica. Per partecipare al corso è necessario prenotarsi presso il punto Bibliocoop in sezione soci oppure inviando una mail a [email protected]. Accanto al modulo Casa sicura sarà allestito un gazebo con la presenza di fisioterapisti che effettueranno valutazioni sul rischio di caduta. L’attività si svolge il mercoledì e il venerdì dalle 16 alle 19 (incluso il 30 aprile). Per la prenotazione presso il punto Bibliocopo, la sezione soci è presenti il lunedì dalle 9 alle 12, il mercoledì, giovedì e venerdì dalle 16 alle 19. I numeri degli incidenti domestici. All’interno delle mura di casa ogni anno una persona su dieci resta vittima di un incidente più o meno grave. Secondo un’indagine del Gruppo di lavoro per la prevenzione degli infortuni domestici della Regione Toscana, l’ambiente domestico, con il 29% degli accessi al pronto soccorso per trauma, nel 2023 è risultato più pericoloso persino di quello stradale (17% degli accessi). In Toscana nel 2020 sono morte 251 persone di cui il 90% sopra i 65 anni. La casa si dimostra particolarmente pericolosa, infatti, per le persone anziane, con un picco di incidenti sopra i 75 anni e una prevalenza delle donne. La seconda fascia d’età a rischio è quella dei piccolissimi, da 0 a 4 anni. Secondo i risultati dello studio Argento, sistema di sorveglianza dell’Istituto superiore di sanità dedicato alla popolazione oltre i 64 anni, gli ambienti a maggior rischio sono la cucina (dove avviene il 25% degli incidenti), la camera da letto (22%), le scale interne ed esterne (20%), il bagno (13%). Gli incidenti casalinghi possono essere di diversa natura, eppure ce ne sono alcuni che, numeri alla mano, si rivelano essere più frequenti. Al primo posto si piazzano le cadute, responsabili di circa il 50% degli incidenti domestici: scale, pavimenti scivolosi e tappeti non fissati sono i principali colpevoli, ma per i più piccoli possono essere causa di gravi traumi anche le cadute dal letto. Assai frequenti le ustioni, spesso a causa di pentole roventi, ferro da stiro o liquidi bollenti, e sempre la cucina è teatro di tagli e ferite per l’uso di coltelli, vetri rotti o altri oggetti appuntiti. Relativamente frequenti anche avvelenamenti e intossicazioni: l’ingestione di farmaci o sostanze chimiche, spesso lasciate incustodite, rappresenta un pericolo per i bambini. Infine, i soffocamenti che possono derivare dall’ingestione di cibo o piccoli oggetti: anche in questo caso le vittime sono per lo più bambini, soprattutto al di sotto dei tre anni. Le cadute interessano soprattutto le persone anziane. Riflessi rallentati, equilibrio precario, indebolimento osseo. Sono queste le condizioni che rendono traumatica la caduta di una persona anziana. Le conseguenze sono fratture del polso e dell’anca, mentre le cadute all’indietro sui glutei sono associate più raramente a fratture. Le fratture del polso sono più comuni di quelle dell’anca tra i 65 e i 75 anni, mentre quelle dell’anca predominano in età più avanzata: ciò riflette probabilmente il rallentamento dei riflessi e la riduzione dell’abilità di proteggere l’anca, attutendo la caduta con la mano (comportamento, questo, che appunto provoca le fratture del polso negli anziani più giovani). La guarigione da una frattura è di solito lenta nelle persone anziane e ciò aumenta il rischio di successive cadute. Un’altra complicazione è la sindrome ansiosa post caduta, per cui l’anziano riduce ulteriormente il movimento e di conseguenza la forza muscolare. Maurizio Costanzo