
Ecco il festival della ceramica Un’edizione tra storia e futuro Presenti 40 produttori locali
Un’edizione all’insegna delle ricorrenze: sono tre quelle da festeggiare nel 2023. Un’edizione che celebra la storia ma che guarda al futuro e lo fa con un tema particolare: la macchina del tempo. Appuntamento dal 16 al 18 giugno con la 30esima edizione del festival Cèramica di Montelupo Fiorentino, che propone il meglio della produzione tradizionale e contemporanea. Mostre, installazioni site specific, eventi, residenze e scambi internazionali, ma anche workshop, laboratori e botteghe aperte. "Il 2023 – racconta il sindaco di Montelupo Fiorentino Paolo Masetti durante la presentazione della kermesse tenutasi al Palazzo del Pegaso a Firenze – segna i 50 anni dalla scoperta del Pozzo dei lavatoi, dove tutto è cominciato. Fino al 1973 non c’era testimonianza dei nostri 9 secoli di storia ceramica. E si festeggiano anche i 40 anni dal primo nucleo del Museo, insieme al trentennale della prima festa della ceramica".
Uno sguardo al passato per costruire il futuro, concentrati su un presente fatto di 74 aziende del settore, "una realtà ricca – prosegue Masetti – con 186 addetti. Sembrano numeri piccoli rispetto al carico culturale, ma sono importantissimi. Il comparto è cresciuto così come l’export che nonostante le problematiche legate al costo energetico e al covid, dal 2020 al 2022 è raddoppiato soprattutto in Usa, Francia, Giappone, Turchia e Gran Bretagna". Materia, genio, manualità e competenza. Ma anche arte, storia, cultura, bellezza e impresa. Sono questi secondo Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio Regionale della Toscana, gli ingredienti vincenti, quelli che "faranno di Montelupo per tre giorni la capitale toscana della ceramica, punto di riferimento sulle frontiere dell’innovazione". Tra le sorprese già svelate, quella ’made in Montelupo’ per la scalinata di piazza Gelasio Centi. "La Fondazione Museo Montelupo ha promosso un concorso rivolto ai produttori di ceramica locali per la realizzazione di mattonelle decorate per le scale della piazza – anticipa l’assessore alla Cultura Alglaia Viviani – L’opera riproduce, in senso cronologico, l’evoluzione delle decorazioni presenti nelle collezioni storiche del Museo della Ceramica, interpretate dai ceramisti del territorio. Un omaggio alla nostra storia".
E poi la mostra mercato internazionale con oltre 40 produttori, attività didattiche per i più piccoli, visite guidate e trekking tra i luoghi dell’arte montelupini. Un’occasione per immergersi totalmente in un clima di festa. "Lo faremo dedicando questa edizione a Faenza – conclude Masetti – città ceramica come noi, colpita dall’alluvione ed impossibilitata a raccontare la sua arte".
Ylenia Cecchetti