È boom di atti vandalici. C’è il vertice in prefettura

Dopo l’ultimo raid incendiario, l’incontro per fare il punto della situazione .

Azioni in campo per la sicurezza. Il prossimo 21 febbraio si riunirà il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, per analizzare nel dettaglio la situazione relativa agli atti vandalici e ai furti che hanno recentemente interessato il territorio. Lo ha annunciato il sindaco Paolo Masetti, facendo sapere di averne richiesto la convocazione al prefetto e di essersi confrontato anche con i carabinieri di Empoli nelle scorse ore. Sono gli ultimi sviluppi legati ad una questione che sta facendo particolarmente discutere, a Montelupo. E che è tornata d’attualità a seguito dell’ultimo episodio risalente alle primissime ore della scorsa domenica, quando ignoti hanno dato fuoco ad un fondo commerciale sfitto di via Rovai.

L’entrata in azione dei vigili del fuoco ha evitato che quello che si prefigura come l’ultimo atto vandalico in ordine cronologico potesse finire peggio: non sarebbe stato reso noto con precisione l’ammontare dei danni causati dal blitz vandalico, ma se non altro nessuno è rimasto ferito. A detta dei residenti, i colpevoli sarebbero alcuni giovanissimi (tutti minorenni, sembrerebbe) i quali si sarebbero resi protagonisti in passato anche di altre azioni analoghe.

"Mi sono nuovamente incontrato con il comandante Riva, il quale mi ha informato che le attività di indagine stanno proseguendo con grande impegno con probabili risvolti positivi – ha detto il primo cittadino – spero quindi di essere in grado di comunicare quanto prima importanti novità. Sul nostro territorio sono presenti oltre 70 telecamere e le immagini sono state di grande supporto alle indagini investigative anche per i i fatti di piazza 8 Marzo e per i danneggiamenti nel parcheggio dei Pozzi e nel parcheggio scambiatore vicino alla stazione".

Dai filmati registrati dagli "occhi elettronici" presenti sul territorio, gli inquirenti avrebbero quindi ricavato indizi potenzialmente utili ad identificare i teppisti.

"Di fronte a comportamenti di questo tipo non si devono porre in essere solo azioni repressive, ma anche chiedersi quali azioni preventive siano le più adeguate per educare i nostri giovani. Tutti dobbiamo fare la nostra parte, anche le famiglie – ha chiosato Masetti rifacendo il punto della situazione – sono infatti i nuclei familiari che per primi dovrebbero trasmettere ai figli i valori del rispetto e della legalità. E interrogarsi di più su cosa fanno quando sono fuori casa: stiamo parlando infatti, in alcuni casi, di ragazzini di 13 o 14 anni che rimangono fuori fino a tardi senza alcun apparente controllo da parte della famiglia. La mia è una riflessione da genitore prima ancora che da sindaco, angosciato in entrambi i ruoli per quanto sta accadendo".