
Dolcezza e risate Ecco i tre scapoli con una culla
CASTELFIORENTINO
Dal grande schermo al palcoscenico con la stessa carica di ironia e tenerezza. Stiamo parlando di “Tre uomini e una culla“, pellicola del 1985 scritta e diretta da Coline Serreau con protagonisti Roland Giraud, Michel Boujenah e André Dussollier, fedelmente riadattata per il teatro che domani sera alle 21 sarà al Teatro del Popolo di Castelfiorentino. Chi non ricorda i dolci sorrisi che la piccola Marie rivolge dalla culla ai suoi tre papà “improvvisati”? Oltre a Giorgio Lupano, Gabriele Pignotta e Attilio Fontana, i quali interpretano i tre protagonisti scapoli incalliti, sul palco saliranno anche Fabio Avaro, Siddhartha Prestinari e Malvina Ruggiano. Anche l’adattamento teatrale è stato curato dalla stessa regista cinematografica Coline Serreau, insieme a Samuel Tasinaje mentre la traduzione è stata a cura di Marco Casazza.
La commedia, un riuscitissimo mix di tenerezza e divertimento in cui la bimba piombata improvvisamente nella routine dei tre protagonisti finirà per conquistarne l’affetto e rivoluzionarne la vita, approda per la prima volta sui palcoscenici italiani trattando con lievità e brio il ruolo dei padri e i nuovi modelli di famiglia. I tre affiatati e impeccabili protagonisti Attilio Fontana, Giorgio Lupano e Gabriele Pignotta, quest’ultimo anche regista, conducono gli spettatori in questa vicenda che emoziona e strappa sorrisi, ma che è anche capace di commuovere con le sue indimenticabili situazioni ai limiti del paradossale.
Per chi non avesse visto il film originale la trama parla di Jacques, Pierre e Michel, tre amici che vivono insieme in un appartamento a Parigi, dove si godono la vita tra feste ed incontri galanti. Una sera, durante una festa, un amico chiede a Jacques di poter far arrivare all’appartamento dei tre un pacco importante. Dimenticandosi di avvisare i coinquilini, Jacques, stewart di volo, parte per un viaggio di lavoro; nel frattempo il pacco arriva, e con esso ne arriva un secondo, del tutto inatteso: una culla, con all’interno una neonata di nome Marie. Da quel momento in poi, i protagonisti saranno costretti a destreggiarsi tra biberon, congedo di lavoro, pannolini e notti in bianco per prendersi cura della piccola, che ben presto finirà per diventare una presenza fondamentale in quella casa.