Così il modello. Empoli sbarca nella Capitale

EMPOLI Da Empoli a Roma nel segno della rigenerazione urbana. Anche Hope - Home of people and equality del Comune di...

Da Empoli a Roma nel segno della rigenerazione urbana. Anche Hope - Home of people and equality del Comune di Empoli, è stato protagonista a "Città in scena". Il Festival diffuso della rigenerazione urbana in programma in questi giorni nella capitale, valorizza e racconta la capacità progettuale delle città italiane, in particolare quelle intermedie, che stanno mostrando forme e modelli per una trasformazione del Paese nelle direzioni dell’inclusione, della sostenibilità e della resilienza. Ed Empoli c’è. All’iniziativa, che accoglie istituzioni, architetti, paesaggisti, ma anche scienziati, imprenditori e protagonisti della scena internazionale, ha partecipato anche Brenda Barnini. Al sindaco empolese, il compito di dare voce al progetto di rigenerazione urbana avviato con l’obiettivo di recuperare e riqualificare edifici pubblici del centro storico. Ha fatto scuola, dunque, l’esperienza nata per riscrivere il futuro dell’ex Sert in piazza 24 Luglio (per 2,8 milioni di euro), dell’ex ospedale San Giuseppe (intervento di 3,3 milioni) e dell’ex convitto infermieri (1,8 milioni di investimento). Il primo oggi ospita la nuova Casa della salute Gino Strada e il condominio solidale Freedom con alloggi progettati per le categorie fragili. L’ex ospedale si trasformerà in un polo creativo. L’ex convitto, dove i lavori sono in via di completamento, sarà invece sede di un sistema urbano della cultura, con tanto di smart library. A questi edifici si aggiunge il sistema degli spazi aperti (costo complessivo circa 860mila euro). Gli obiettivi? Riqualificare e ricucire i luoghi al margine del centro storico e realizzare un ambiente urbano sicuro. "Con Hope – commenta Barnini di rientro da Roma – l’ospedale vecchio, da principale vuoto urbano e fonte di degrado, diventa il nuovo centro di servizi. È un progetto che rende più che mai Empoli una città competitiva e inclusiva. Un traguardo del quale essere orgogliosi. Ed è solo l’inizio, grazie ai fondi del Pnrr e ai nuovi fondi Fesr che abbiamo raccolto, nuova vita per Palazzo Ghibellino, piazza Guido Guerra e non solo".