
Cavalcavia di Carraia, cantiere senza fine
Tra poco sarà passato un anno. Era infatti il marzo scorso quando un camion di passaggio lungo la FiPiLi, urtando la parte alta del cavalcavia con la benna di una piccola ruspa trasportata sul cassone, provocò un danno all’impalcato che a tutt’oggi impedisce la circolazione a doppio senso di marcia lungo via Carraia, strada che collega il centro di Empoli alle frazioni di Monteboro, Terrafino e, volendo, Ponte a Elsa. Una strada secondaria, certo, ma percorsa ogni giorno da un bel numero di automobilisti.
Al momento, come si legge all’interno di un documento con il quale l’amministrazione comunale dà mandato per alcuni lavori lungo le strade, non esiste una dichiarazione di fine intervento da parte della Città Metropolitana, né tantomeno ci sono state verifiche per il collaudo dell’impalcato. E così è necessario provvedere all’allestimento di un nuovo cantiere che consentirà alle auto di attraversare il ponte, ma anziché farlo sulle corsie esterne come avviene al momento ne sarà creata una centrale. Lo scopo è evitare ulteriori sollecitazioni alla struttura, che fu colpita come detto da un camion in transito lungo la superstrada. Il traffico sarà quindi ancora regolato da un senso unico alternato mediante semaforo. Ovviamente non si parla di disagi paragonabili a quelli sostenuti per la chiusura del ponte sull’Orme, ma i tempi restano fortemente incerti. E’ infatti necessario che la Metrocittà progetti l’intervento di rispristino dell’impalcato e provveda poi alla sua messa in sicurezza, ma se pensiamo a quanto successo proprio in relazione al cantiere per il ponte sull’Orme, quantificare in termini temporali il ritorno alla normalità è veramente complicato.
Nel totale della spesa messa a bilancio dal Comune figurano poi altri due interventi considerati ’minori’, come ad esempio la muratura delle pietre di inciampo – progetto portato avanti dall’amministrazione nel corso degli ultimi mesi – e la sostituzione delle lastra di vetro all’altezza del civico 58 di via Cosimo Ridolfi, in pieno centro storico, che funge da “affaccio” dalla pavimentazione in pietra sulla vecchia cinta muraria di Empoli.
t.c.