SIMONE CIONI
Cronaca

Caso Gls, continua lo stato di agitazione

Sospeso lo sciopero. Il sindacato: "Chiediamo tutele, accordi migliorativi e un ristoro delle perdite"

Lo sciopero alla sede di Montelupo

Lo sciopero alla sede di Montelupo

Montelupo Fiorentino – 29 maggio 2024 – Cessa lo sciopero alla Gls di Empoli per quanto riguarda il magazzino di Montelupo in via del Lavoro, ma non lo stato di agitazione. Dopo quattro giorni di braccia incrociate per la gestione degli appalti, ieri infatti i lavoratori sono tornati al proprio posto alla luce di una piccola apertura mostrata dall’azienda di logistica nella riunione di lunedì sera con al tavolo anche la nuova ditta che da lunedì ha preso la gestione del magazzino, tramite un nuovo appalto, come era stato programmato dall’azienda.

"Durante il confronto ci è stata manifestata un’apertura a ridiscutere la situazione – racconta Stefano Re, responsabile sindacale Adl Cobas –. In realtà poi quanto accaduto ieri mattina ha contrastato un po’ con l’impegno preso a parole, perché quando ci siamo trovati al magazzino per l’assemblea in cui abbiamo spiegato ai lavoratori quando uscito dall’incontro della sera precedente, abbiamo trovato al magazzino personale esterno, con i lavoratori che hanno legittimamente chiesto chi fossero. L’Azienda ha anche provveduto a far venire una camionetta dei carabinieri sebbene nei giorni di sciopero non ci sia stato nessun tipo di disordine pubblico. Ci è sembrato un atto provocatorio da parte dell’azienda".

Nella giornata di venerdì sembrava possibile raggiungere una soluzione che accogliesse parzialmente le richieste dei lavoratori, ma l’azienda, in collaborazione con i sindacati confederali, ha stravolto le proposte sul tavolo presentandone una peggiorativa in termini economici, in particolare per autisti e facchini, e aggravate dal recente cambio d’appalto. Questa nuova proposta è stata respinta all’unanimità dai lavoratori di Empoli, la maggioranza dei quali è organizzata proprio con Adl Cobas, sindacato che l’azienda affidataria e il committente GLS hanno deciso di ignorare ed escludere dalle trattative.

"Oltre ad un raggiungimento di tutele e accordi migliorativi chiediamo anche un ristoro delle perdite economiche e contiamo di essere riconvocati entro la fine di questa settimana – conclude Re –. Altrimenti ci vedremo costretti a indire un altro sciopero, stavolta estendendolo però anche agli altri magazzini sul territorio. Tra l’altro le consegne sono indietro di una settimana e ci vorrà del tempo per tornare alla normalità, a patto che si possa lavorare, ma i clienti hanno espresso grande solidarietà ai lavoratori. È importante sottolineare che il protrarsi di questa situazione non solo danneggia economicamente i lavoratori, ma ha anche un impatto negativo sulla reputazione dell’azienda e sulla fiducia dei clienti stessi. La risoluzione tempestiva del conflitto è quindi nell’interesse di tutte le parti coinvolte".