Bollette choc e caro affitti: è allarme sfratti "Famiglie allo stremo, in 200 chiedono aiuto"

Il report del Sunia è preoccupante: "In difficoltà soprattutto italiani e pensionati, siamo di fronte al big bang dell’emergenza abitativa"

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di Irene Puccioni

La pandemia, insieme al caro bollette e alla precarietà del lavoro: un mix micidiale che ha accentuato il disagio abitativo. Il fenomeno non riguarda più solo le grandi città, ma tutto il territorio. A lanciare l’allarme è il Sunia (il sindacato inquilini Cgil). Dopo il blocco di 18 mesi a seguito dell’emergenza sanitaria, dal primo gennaio di quest’anno le procedure di sfratto hanno ripreso il loro iter, e il quadro che emerge dall’analisi dei dati del primo bimestre è allarmante. Su Empoli si stimano 10 nuove convalide di sfratto settimanali, con una previsione di 5 sfratti mensili con forza pubblica. Il Sunia già nei mesi scorsi ha ricevuto un alto numero di contatti di persone che hanno fatto richiesta di aiuto per far fronte ai costi abitativi. Dallo scorso primo ottobre fino a marzo di quest’anno si sono rivolte agli sportelli del sindacato 191 inquilini con una netta maggioranza, il 64%, di cittadini italiani. Il restante 36% sono stranieri. Delle quasi duecento richieste di aiuto il 47% è arrivato da pensionati, di questi l’80% percepisce una pensione minima; il 9% è titolare di partita Iva, commerciante.

Il 29% dei contatti è rappresentato da famiglie di lavoratori e il 16% da cittadini che lavorano irregolarmente (a nero). Una platea, dunque, eterogenea accomunata dalla difficoltà di onorare tutte le spese mensili, a partire dal canone della propria abitazione. Dal report del Sunia, risulta che i pensionati sono quelli più colpiti dal caro bollette, essendo quelli che passano più tempo in casa.

"Un signore – dicono dal sindacato degli inquilini - ha riferito di stare a casa con piumino, cappello, sciarpa e guanti, per affrontare il freddo e per non accendere il riscaldamento. Una signora vedova ha raccontato che cerca di passare più tempo da amici, di farsi ospitare fino all’ora di andare a letto, proprio per evitare di accendere il riscaldamento. Purtroppo – sottolineano dal Sunia - sono tanti gli anziani che temendo la bolletta in arrivo, non accendono mai il riscaldamento, per paura di non sapere come fare a pagare". I salassi maggiori arrivano proprio dal gas. Ancora il Sunia: "Quarantasette persone ci hanno riferito di aver avuto un aumento tra 250 e 300 euro a bolletta, per 67 persone l’aumento è stato tra 200 e 250 euro, 41 hanno constatato un incremento tra 150 e 200 euro a bolletta e 36 tra 100 e 150 euro. In tutti i casi si tratta di un aumento del doppio rispetto alla bolletta dell’anno precedente".

Per molti il canone d’affitto rappresentata una voce d’uscita considerevole nel budget mensile: l’11% paga tra i 400 e i 500 euro al mese; il 38% tra i 600 e i 700 euro e il 51% tra 500 e 600 euro. Per l’89% del campione, l’affitto incide per oltre il 45-50% dei propri redditi. Il 21% ha riferito di versare una somma a nero oltre l’affitto dichiarato. "La certezza è che la combinazione del caro affitti, con il caro bollette farà cadere ancora più famiglie nella disperazione e aumenteranno gli sfratti per morosità – commenta Laura Grandi, segretaria Sunia Toscana - La preoccupazione che ci si trovi di fronte al ‘big bang’ dell’emergenza abitativa è grandissima, dove affitti alti e caro bolletta si rivelano un mix terribile che rischia di mettere in ginocchio migliaia di famiglie anche nell’empolese. Sarà necessario far fronte con tutti gli strumenti che ha in mano l’amministrazione, come il contributo affitti e il fondo per la morosità incolpevole, ma non sarà mai abbastanza: la vera necessità – conclude Grandi - sono molti più alloggi popolari e alloggi a canoni sostenibili".