Biglietti, vestiti, saponi: l’aiuto generoso della comunità

La pioggia non ha fermato ieri la solidarietà. E dalla presidente delle pubbliche assistenze un allarme: "Non è il primo caso"

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CASTELFIORENTINO

Chi si è presentato con un biglietto, chi con dei vestiti e prodotti per la cura della persona. Molti hanno lasciato un contributo economico. In tanti, ieri, si sono presentati al Binario Donna, lo sportello antiviolenza all’interno della sede della Pubbliche Assistenze di Castelfiorentino, per manifestare solidarietà a Malika, la giovane di 22 anni che dopo aver fatto coming out è stata ripudiata dalla propria famiglia e ricoperta di ingiurie e offese. Dopo aver rivelato di essersi innamorata di una ragazza, i genitori non l’hanno fatta più rientrare in casa impedendole di riprendersi i suoi effetti personali. Senza più niente e un posto dove andare, la ragazza ha chiesto aiuto. La comunità castellana l’ha praticamente adottata, cingendola in un grande abbraccio collettivo. Nonostante la pioggia e il protocollo anti Covid da rispettare, davanti ai locali della stazione ferroviaria, si sono presentate mamme, nonne, giovani donne, ma anche diversi uomini.

C’era anche Daria, 12 anni, accompagnata dalla mamma Serena, che a Malika ha scritto una lettera, messa dentro un’elegante busta legata con un nastro. "Le ho scritto parole di sostegno e vicinanza, le ho raccontato anche una storia personale, di una amica omosessuale, anche lei discriminata per il suo orientamento sessuale. Per me – dice Daria – non sono queste cose che rendono diversa una persona".

Per Andrea e Cinzia Annunziati era "doveroso" portare solidarietà a Malika. "Siamo genitori di una figlia felicemente sposata con un’altra donna – raccontano –. La nostra Laura si è innamorata di Camilla, sono convolate a notte a maggio di un anno fa. Abbiamo una ’genera’ e siamo molto contenti. Quando siamo venuti a conoscenza di questa storia siamo rimasti attoniti. La diversità arricchisce. Speriamo che anche i genitori di Malika lo capiscano". Al Binario Donna le volontarie del Centro antiviolenza Aiuto Donna Lilith delle Pubbliche Assistenze di Empoli hanno raccolto per tutto il pomeriggio le donazioni. C’erano anche il sindaco Alessio Falorni ("Sono orgoglioso della mia comunità") e il vice sindaco Claudia Centi. La presidente delle Pubbliche assistenze, Eleonora Gallerini, sottolinea quanto il fenomeno delle discriminazione sia molto presente anche sul nostro territorio. "Quello di Malika non è il primo caso – dice – abbiamo ricevuto richieste d’aiuto da altre ragazze che hanno avuto grossi problemi in famiglia a causa del loro orientamento sessuale. Al centro Lilith roveranno sempre sostegno e protezione: consulenza psicologica e assistenza legale sono gratuite".

Irene Puccioni