IRENE PUCCIONI
Cronaca

"Beatrice, sbagli". Il voto divide anche i Cioni

La figlia ex candidata sindaco sostiene Fattori, il padre Graziano sta con Giani e la bacchetta: "Ogni voto per lui è un favore alla Ceccardi".

di Irene Puccioni

Un tempo i panni sporchi si lavano in casa, oggi nella piazza virtuale. Capita, infatti, che nell’epoca dei social e in odor di elezioni regionali, in casa Cioni si consumi il derby delle sinistre. Da una parte babbo Graziano, ex assessore fiorentino soprannominato lo "sceriffo" per la sua incessante attività a favore della legalità, che si è apertamente schierato a favore di Eugenio Giani; dall’altra la figlia Beatrice, capogruppo in consiglio di Buongiorno Empoli - FabricaComune all’apposizione della giunta Barnini, che è entrata nel comitato a sostegno di Tommaso Fattori. L’erede insieme al consigliere Leonardo Masi non fanno sconti a quel centrosinistra che appoggia Giani alla presidenza della Toscana: Pd e Italia Viva non rappresenterebbero "un’alternativa alle politiche neoliberiste e antipopolari praticate dalle giunte che si sono succedute finora". Insomma, se Susanna Ceccardi, la candidata leghista, non è la risposta; neppure Giani è la soluzione.

Appena letta la notizia sui giornali, Cioni padre ha deciso di intervenire con un post su facebook. "Ti conosco, quindi non faccio nessun tentativo per convincerti" è la premessa, per poi spiegare: "So che è inutile dirti che Tommaso Fattori è una scelta di bandiera che porterà, se va bene, a una sua rinnovata presenza in consiglio regionale e niente di più. Non perdo tempo nemmeno a spiegarti che per battere Salvini ci vuole una coalizione che si estenda sia a sinistra che al centro, forze politiche diverse fra loro che si trovino insieme su un programma concordato, tu sai tutto questo, ma sai che non puoi o per meglio dire non potete mettere sullo stesso piano Giani e Ceccardi, sarebbe una aberrazione. Ti voglio bene, sono orgoglioso della tua coerenza, della tua concezione della politica come servizio, della tua onestà intellettuale, ma non ti faccio gli auguri per un successo elettorale, ogni voto che porti via a Giani è, di fatto, un regalo alla Ceccardi".

La figlia, ovviamente, non ha cambiato idea, e l’ex vicesindaco e assessore di Firenze, conscio che con la ‘maggiore età’ i figli bisogna lasciarli andare, sempre su Fb, ha chiuso affettuosamente la questione. Ha tirato fuori dall’album di famiglia un filmato di qualche anno fa in cui il premio Nobel Dario Fo bacia sulle guance la figlia Beatrice e ha scritto: "Cara Beatrice, abbiamo idee diverse su chi votare alle elezioni regionali, io Eugenio Giani e tu Tommaso Fattori, non è la prima volta che in famiglia prendiamo direzioni diverse. Ho letto le tue motivazioni e le rispetto, ma tengo le mie e voto Eugenio. Orgoglioso di te... come sempre". La figlia ‘pubblicamente’ non ha risposto. Lo ha fatto, però, il cosiddetto ‘pomo’ della discordia, ovvero il candidato Fattori, rassicurando il padre ‘preoccupato’: "Caro Graziano, hai una figlia eccezionale, di rara intelligenza e umanità, e non lo dico certo perché è parte del progetto regionale Toscana a Sinistra, cosa che ovviamente mi riempie di felicità e mi inorgoglisce. Il video che hai postato è commovente e in poche immagini descrive chi sia Beatrice. Dunque grazie anche a te, pur nella diversità di opinioni e di progetti politici".