
L'avvocato Antonio Zuccalà
Empoli, 13 dicembre 2018 - Il giudice di pace di Empoli, Maria Dora Laneve, con la sentenza 25/2017, resa nota solo lo scorso novembre, ha annullato la sanzione amministrativa e la decurtazione dei punti dalla patente, irrogata per eccesso di velocità accertato tramite l’autovelox che si trova al chilometro 54+900 di via Tosco Romagnola a Erta di Montelupo, a seguito del ricorso presentato dall’avvocato empolese Antonio Zuccalà.
Fra le motivazioni del ricorso del professionista, tutte ritenute nella sentenza del magistrato "di notevole pregio giuridico", ha assunto carattere prevalente quella che rileva «l’insussistenza della qualifica di strada urbana di scorrimento di via Tosco Romagnola» ove è posizionato il rilevatore. Questo significa che, sebbene autorizzato con decreto prefettizio – che in conseguenza di ciò, verrebbe a essere pertanto illegittimo – l’autovelox non poteva esservi posizionato, in quanto la strada è priva dei requisiti normativi per potervelo collocare. A ciò si aggiunga che pure l’altro autovelox di Montelupo, situato nei pressi delle cosiddette ’Gallerie’ di Samminiatello, sulla base di tale sentenza si troverebbe nella stessa situazione di illegittimità.
Avendo però la pronuncia giudiziale valenza limitata al caso deciso, entrambi gli apparati continuano a essere mantenuti e a funzionare come in precedenza. Sul perché un ente pubblico come un Comune – che per definizione dovrebbe agire nel rispetto della legge – disponga (e mantenga) sistemi dichiarati illegittimi da un giudice, l’avvocato Zuccalà risponde in modo sibillino: "Se ha tempo a disposizione, possiamo parlare per almeno due o tre giorni di fila, di efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa, di mancata autonomia impositiva degli enti locali, di tentazioni dei piccoli comuni di ‘fare’ facile cassa, di automobilisti-bancomat dello Stato e via discorrendo...".
Non rimane quindi che attendere, per sapere quale sarà la sorte degli autovelox di Montelupo dopo questa sentenza-pilota, che potrebbe determinare centinaia di ricorsi da parte di cittadini sanzionati.