Il paese contro le maxi antenne: pioggia di firme in pochi giorni

San Quirico, anche il sindaco appoggia la petizione per chiedere alle compagnie di telefonia di cambiare piano

Al Circolo Arci del paese si stanno raccogliendo le firme per fermare il progetto

Al Circolo Arci del paese si stanno raccogliendo le firme per fermare il progetto

Montespertoli (Firenze), 14 aprile 2024 – A San Quirico in Collina, con base il Circolo Arci del paese, si veleggia verso le 100 firme contro il progetto di antenne per la telefonia mobile, per com’è oggi: due ‘torri’ di 36 metri al campo sportivo di San Quirico e ai giardini pubblici di via Oreto a San Pancrazio. Il Comune ha chiesto alle compagnie di telefonia di modificare progetto e locazione, prevedendo impianti meno invasivi. Le compagnie già in fase di richieste si sono dette pronte a vedere insieme (anche con Arpat) gli aspetti più discussi, ora però Montespertoli aspetta i fatti.

Un’altra antenna, in questo caso si tratta però di una revisione, è prevista ai Lecci. Ma è un progetto che ad oggi non desta alcuna preoccupazione. Il crinale di San Pancrazio e San Quirico è tra i più suggestivi del Chianti Colli Fiorentini. Il primo di questi due borghi è anche sede di un piccolo bellissimo nucleo medioevale con al centro la pieve pre-romanica. Il sindaco, Alessio Mugnaini, ha detto che la raccolta firme sta procedendo bene: "Abbiamo dovuto ristampare i moduli". Dal Circolo, contattato in merito, l’ulteriore conferma. Teniamo presente che siamo in piccoli paesi, dove cento sottoscrizioni vogliono dire che pressoché tutte le famiglie stanno aderendo. Si ipotizza di estendere la presenza dei moduli anche in altri posti del crinale tra Pesa e Virginio. Che, va rammentato, ospita anche altri due storici borghi: Poppiano e Lucignano. La protesta per l’assetto odierno dei due progetti corre anche sui social, dove si è accorti anche nel dire che ci sono problemi di ‘digital divide’ che vanno risolti. La risposta: il Comune non si oppone tout-court a installazioni, si sta opponendo a queste per come sono.

La cosa in ogni caso coinvolge anche Roma, perché antenne del genere sono ritenute oggi di importanza strategica. Perciò da parte di alcuni cittadini è stata avanzata l’ipotesi che la battaglia locale potrebbe non bastare (ipotesi ventilata del resto dallo stesso sindaco Mugnaini): servirebbero interventi in Parlamento, a cominciare da interrogazioni. Del resto siamo nel Chianti e idealmente questa terra ha grandi fari puntati su di sé: quelli sì davvero imponenti.