REDAZIONE EMPOLI

Ecco “Genìa Da Vinci“. Nuove scoperte sul Genio

Oggi al Teatro di via Pierino la presentazione del volume di Vezzosi e Sabato. Rivelazioni sulla famiglia, i discendenti e la vita di Leonardo nel suo paese natale.

Alessandro Preziosi e Agnese Sabato presenteranno il loro libro su Leonardo da Vinci

Alessandro Preziosi e Agnese Sabato presenteranno il loro libro su Leonardo da Vinci

VINCI

C’è fermento fra gli studiosi di Leonardo e la presentazione in programma stasera al teatro di via Pierino da Vinci è destinata ad aumentarlo. Il palcoscenico che a metà febbraio ha ospitato l’annuncio del ritrovamento del ’drago di Vinci’, disegno a carboncino forse autografo dello stesso Leonardo, oggi alle 21 farà da cornice alla presentazione del libro “Genìa Da Vinci. Genealogia e genetica per il DNA di Leonardo“, scritto dal leonardista Alessandro Vezzosi e dalla storica Agnese Sabato e pubblicato da Angelo Pontecorboli Editore.

Nell’incontro di ieri a Firenze in cui sono stati illustrati i contenuti e gli interventi che caratterizzeranno la presentazione odierna, il sindaco di Vinci, Daniele Vanni, ha sottolineato l’importanza della pubblicazione nel suo complesso e in particolare per ribadire il concetto che "la presenza di Leonardo nel suo paese natale non è, come si è sempre creduto, circoscritta agli anni dell’infanzia e poco oltre, ma è ben documentata anche per Leonardo adulto". "Nel 1478, a 26 anni - ha aggiunto Vanni - quando Leonardo frequentava la bottega del Verrocchio, venne stipulato un contratto d’affitto per un mulino che documenta inequivocabilmente la presenza di Leonardo a Vinci. Nel libro, inoltre, ci sono importanti studi sulle residenze della famiglia Da Vinci in paese e poi preziosi studi sul Dna dei discendenti di Leonardo e che potrebbero darci novità anche sulla madre di Leonardo".

Simone Sartini, vicedirettore dell’Archivio di Stato di Firenze dove Agnese Sabato e Alessandro Vezzosi hanno lavorato a lungo per raccogliere e studiare il materiale su cui poi hanno elaborato il volume, ha indicato nel libro un "esempio di cosa si possa ottenere con lo studio della documentazione storica conservata a Firenze in un arco temporale che va dal 726 dopo Cristo al 2010 e con un raggio di copertura spaziale di 80 chilometri attorno al capoluogo. Gli Archivi storici comunali, parrocchiali, diocesani creano un complesso documentale straordinario e sono un ’giacimento culturale’ per chiunque voglia attingere. Per Vinci si tratta di un testo che ne aumenta lo spessore, mettendo in risalto la sua essenza culturale e storica come comunità". Durante l’incontro fiorentino, inoltre, sono stati portati i saluti di Jesse H. Ausubel, della Rockefeller University di New York e direttore del “Leonardo DNA Project” oltre al contributo video di David Caramelli, presidente del Sistema Museale dell’Ateneo Fiorentino, professore ordinario di Antropologia all’Università di Firenze, di Martina Lari, professoressa associata di Antropologia, presidente del Corso di Laurea di Scienze Naturali e del corso di laurea magistrale in Scienze della Natura e dell’Uomo dell’Università di Firenze e di Elena Pilli, professoressa associata, antropologa molecolare forense dell’Università di Firenze.

I loro contributi hanno introdotto quello che sarà l’argomento clou dell’incontro di stasera, ossia i più recenti risultati legati alla genetica leonardiana. Nel corso della serata, infatti, gli organizzatori hanno anticipato che, come riportato nel libro di Vezzosi e Sabato, "saranno resi noti aggiornamenti significativi su Leonardo, la sua famiglia e l’avanzamento delle indagini scientifiche per il ritrovamento del suo DNA. Un team internazionale di studiosi è riuscito a identificare il cromosoma Y condiviso da 6 discendenti viventi della linea paterna della famiglia da Vinci. Nel borgo natale di Vinci, inoltre, sono stati avviati gli scavi archeologici nella tomba familiare, dove i primi resti ossei compatibili con gli antenati di Leonardo sono già in fase di analisi".

Francesca Cavini