CARLO BARONI
Cronaca

"Il mondo è la nostra casa". Racconti dal Madagascar

Shalom è in una nuova missione umanitaria con Spinelli, delegato di Giani. Incontri istituzionali e visita nei villaggi: in questi giorni si inaugura la scuola.

La delegazione Shalom operativa in questi giorni in Madagascar

La delegazione Shalom operativa in questi giorni in Madagascar

La missione Shalom in Madagascar – alla quale è presente l’ex sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli, in rappresentanza della Regione e sul delega di Giani – è in pieno svolgimento. Un viaggio importante: c’è da inaugurare la nuova scuola che offrirà istruzione a 190 bambini e bambine. E da posare la prima pietra dell’ambulatorio medico. Ma c’è anche da mettere le gambe a trecentosessanta gradi all’impegno di Shalom un questo paese, iniziando con conoscerlo ancora più a fondo, fra storie personali e approfondimenti su vita, tradizioni culture: per capirne le potenzialità ed grandi bisogni. "La visita ad un villaggio ci ha fatto toccare con mano la povertà – scrive la delegazione –: bambini ovunque, figli di madri giovanissime, sorrisi fragili che restano dentro".

Importante momento di confronto c’è stato al centro Notre Dame de Clairveaux che è un luogo che accoglie bambini e bambine in situazioni di forte povertà. Una realtà messa in piedi dai salesiani nel 1984. Negli anni il centro è cresciuto, offrendo non solo un tetto e un pasto, ma soprattutto istruzione e speranza.

"Da quest’anno, per la prima volta, il centro ha aperto le porte anche alle ragazze, segnando un passo importante verso l’inclusività – si legge nel report –. Qua sono presenti sei filiere formative: falegnameria, carpenteria metallica, muratura, elettricità, meccanica automobilistica, allevamento e agricoltura. I ragazzi quindi imparano un mestiere e, nella maggior parte dei casi, riescono a trovare lavoro una volta completato il percorso. È una realtà che funziona, ma che oggi vive una grande difficoltà: con la diminuzione dei benefattori, mantenere in piedi tutto questo è diventato un vero sforzo economico". Durante gli incontri "ci è stato raccontato un sogno in costruzione – dicono gli Shalom –: un ostello per accogliere giovani su un terreno già di proprietà del centro. L’obiettivo ambizioso è dare vita anche a una scuola alberghiera, ampliando così le opportunità di formazione e inserimento lavorativo". Tutto questo è Shalom: "il mondo è la nostra casa". Intanto proprio durante questa missione arriverà nel Paese anche l’ambulanza donata dalla Pubblica Assistenza di Fucecchio.

C. B.