Abbattere le barriere, il territorio fa squadra

Associazioni di genitori, cooperative e realtà sportive uniscono le forze per l’inclusione: "Si può fare di più in ogni ambito del quotidiano"

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Sei associazioni di genitori (disabili e non), otto di promozione sociale, dieci sportive, sei cooperative sociali e un consorzio di cooperative. Una squadra composta da 31 soggetti che, unendo le forze, hanno dato vita alla ’Rete Inclusione Empolese Valdarno Valdelsa’: Evv. Il nuovo organismo si presenterà al territorio il 12 maggio dalle 17 a La Vela Margherita Hack di Empoli, dove, tra gli altri, interverranno il sindaco di Empoli Brenda Barnini, Iacopo Melio, consigliere regionale, Serena Spinelli e Alessandra Nardini, rispettivamente assessore regionale per le politiche sociali e assessore regionale per l’istruzione. L’ambito prioritario di intervento della ‘Rete’ è la scuola dove sviluppare pratiche e cultura inclusive, abbattendo quelle prime grandi ’barriere’ che bambini e ragazzi con bisogni educativi speciali insieme alle loro famiglie potrebbero incontrare. Il raggio d’azione, però, si estenderà a tutti i contesti della quotidianità: le comunità extrascolastiche per l’età evolutiva e quelle lavorative e abitative per gli adulti, affiancando e rafforzando le realtà associative che già da tempo si impegnano in questi ambiti. La ‘Rete’ è un contenitore aperto a tutti i soggetti sociali interessati al tema dell’inclusione disponibili a impegnarsi con gli altri membri. "Il nostro territorio – dicono i promotori rappresentati da Annamaria Leoncini, dell’associazione Noi da Grandi e Anna Maria Cardini dell’associazione Abbracciami Aps - è straordinariamente ricco, per l’impegno delle istituzioni, della società civile e per la presenza di una comunità attenta e viva, ma nonostante questo avvertiamo costantemente una grande fatica nell’affermare quotidianamente una capacità inclusiva adeguata nei vari ambiti della società. Ognuno di noi si impegna, ma nessuno da solo è sufficiente. Insieme possiamo raggiungere obiettivi più alti".

L’inclusione passa anche dallo sport. Molte infatti le realtà sportive coinvolte. "Da sempre – dicono Enzo Ademollo della Canottieri San Miniato ed Emanuela Marconcini, responsabile Uisp Empolese Valdelsa - siamo convinti che lo sport sia uno strumento molto utile all’integrazione di tutti. Essere insieme ci dà più forza per essere più incisivi e coinvolgere sempre più persone". Per Barnini "decidere di creare una rete, invece di una nuova organizzazione, denota maturità e consapevolezza. Credo – sottolinea - che questa forza debba essere messa a disposizione di un processo che, passo dopo passo, segni elementi concreti di cambiamento".

I.P.