Benzina, l'aumento delle accise. Dopo il calo del prezzo nuova stangata

Aggravio di oltre 146 euro su base annua. Faib Toscana: “Rischio rincari generalizzati”

Firenze, 30 novembre 2022 - I prezzi dei carburanti sono ancora in calo, ma con il taglio della riduzione delle accise che scatta giovedì 1 dicembre, associazioni dei consumatori e di categoria non escludono rincari, anche generalizzati. Lo sconto fiscale in vigore, infatti, diminuirà, Iva inclusa, di 12,2 centesimi al litro su benzina e diesel e di 2,3 centesimi al litro sul Gpl. Al momento il prezzo medio nazionale praticato sulla verde è di 1,6 euro il litro in modalità self, mentre il diesel è sull' 1,7 euro al litro, entrambi i carburanti in discesa rispetto ai giorni scorsi.

Benzina (Ansa)
Benzina (Ansa)

Codacons: “Aumento di oltre 164 euro all'anno per i consumatori” Con l'aumento delle accise, la benzina, stima Codacons, in modalità servito passerà da una media di 1,8 euro al litro a 1,9, mentre il gasolio da 1,8 euro volerà oltre la soglia psicologica dei 2 euro al litro. Per il self, i prezzi alla pompa della verde passeranno da una media di 1,6 euro al litro a quasi 1,8 euro, mentre il diesel da 1,7 euro a si avvicinerà agli 1,9 euro. “Per un pieno di benzina o gasolio la maggiore spesa sarà pari a 6,1 euro – sottolinea Codacons - con un aggravio, considerando due pieni al mese, pari a 146,4 euro a famiglia su base annua”. Questo solo considerando i costi per fare il pieno, ma le ricadute si sentiranno in moltissimi settori e, fa presente l'associazione di categoria, “avrà effetti negativi sull'inflazione, portando a nuovi rincari a danno di imprese e famiglie, in un momento in cui i listini andrebbero calmierati con ogni mezzo possibile”.

I benzinai Faib Toscana: “Rischio rincari generalizzati e gelata per mobilità, turismo e consumi” "Lo sconto sulla benzina e il gasolio - dichiara il presidente regionale Faib Confesercenti Marco Princi - scenderà da 0,25 euro per litro a 0,15 euro mentre per il gpl da 0,085 euro per chilo a 0,051 euro, il tutto oltre Iva”. Una decisione che peserà sulle tasche delle famiglie italiane e che preoccupa l'associazione dei benzinai, la quale ricorda che il taglio, in vigore ormai dal 22 marzo scorso e introdotto in concomitanza con l’acuirsi della crisi energetica, era appena stato rinnovato con il decreto aiuti Quater fino al 31 dicembre. “Abbiamo sempre chiesto una riduzione strutturale delle accise sul carburante - prosegue Princi - visto che la pressione fiscale sui carburanti in Italia è una delle più alte d’Europa. Ora che si voglia addirittura sospendere lo sconto sulle accise un mese prima, a ridosso del Natale, è un grave errore”.

“Per Faib si tratta di un errore sia per il rischio di generare rialzi inflattivi dei prezzi delle merci, sia per le conseguenze negative sui consumi, che peseranno sulla stagione festiva natalizia, sia per le attività turistiche - spiega ancora Princi -. Nel ribadire la contrarietà a questo intervento, vogliamo sperare che la pressante richiesta della categoria per una riforma del settore, in grado di accompagnare i processi di transizione energetica efficiente e neutrale dal punto di vista tecnologico, sia accolta positivamente dal Governo e si accompagni ad un ripensamento generale sulla pressione fiscale sui carburanti che pesa come un macigno sulle famiglie e le imprese».

Ancora da riscuotere i rimborsi sui tagli delle accise “Oltre a questi rincari, c’è da sottolineare un fatto gravissimo e cioè che ad oggi – dichiara il presidente di Faib Confesercenti Toscana, Marco Princi - i gestori non hanno ricevuto, nonostante le pressanti richieste della Faib e delle altre federazioni di categoria, il rimborso del taglio dei 30 centesimi delle accise sul carburante che avevano in giacenza il 22 marzo scorso, giorno appunto in cui le accise furono abbassate”.