Ex Merloni, a Nocera Umbra il distretto dei 'nanomateriali': "Così riparte l'area"

La presidente Tesei e il ministro Giorgetti lavorano anche all'istituzione di una 'Zona economica speciale'

Il ministro alla ex Merloni

Il ministro alla ex Merloni

Nocera Umbra (Perugia), 13 settembre 2021 -  ocera Umbra cuore  del “Parco tecnologico dei nanomateriali”, con un progetto di produzione che partirà dal grafene e andrà avanti per step con il calcestruzzo green, il vetro, la gomma e il silicene. Il tutto puntando ad ottenere per l’area anche una Zes, vale a dire una Zona economica speciale, con tutte le possibilità che questo comporta. E’ questo il progetto presentato questa mattina negli stabilimenti ex Merloni, alla presenza del ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, della presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, Michele Fioroni, dei sindaci di Nocera Umbra e Gualdo Tadino, Giovanni Bontempi e Massimiliano Presciutti e dell’onorevole Virginio Caparvi, dei lavoratori e di molti imprenditori della zona. “Serve dare un ruolo all’economia umbra, attraverso un riposizionamento serio e necessario”, ha detto Fioroni ricordando come l’economia umbra presenti un reddito pro capite inferiore a quello medio nazionale. Da qui l’idea del distretto, che si avvarrà dei 150 milioni di euro entro il 2025 previsti dal Pnrr dell’Umbria. Un’iniziativa privata, di cui esistono già le realtà interessate, e che vedrà il pubblico come garante e come regista. “La logica della governance – ha detto Fioroni – è infatti quella di un soggetto gestore che potrebbe essere gestito da pubblico e privato”. Partenza già dal 2022. “Questo stabilimento è stato il centro nevralgico della crisi – ha detto l’onorevole Virginio Caparvi – delizia per tanti anni e poi croce per i lavoratori, ormai da decenni in cassa. Una situazione che ha causato ripercussioni devastanti sul territorio. Gli ammortizzatori sociali non hanno dato prospettiva e non è servito l’accordo di programma del 2010, perimetrato su comuni che non avevano subito la crisi. Con il Governo, la presidente Tesei e la Giunta regionale abbiamo lavorato per questa grande opportunità per il territorio”. C’è stato quindi il saluto dei due sindaci. “Dal 2008 non si è mai ripresa – ha detto la presidente Tesei – questa area sempre oggetto di attenzione, poi il Covid e siamo riusciti a contenere il calo del Pil dovuto al Covid. L’idea è trasformare la crisi in opportunità. Il ministro sa quanto posso essere pressante per i progetti”. E sulla Zes: “Stiamo lavorando ad un progetto con la Regione Marche, per un accordo con il porto di Ancona”. “L’industria ha fatto la fortuna di molte aree – ha detto il ministro Giorgetti – ma le cose cambiano. E ci sono scelte non felici che sono seguite. Oggi la lettura da dare è che la prospettiva è cambiata e serve intervenire. Tutto il sistema paese deve agire insieme: ai lavoratori la disponibilità di imparare, alla scuola la possibilità di formare. In questa fase di trasformazione, fondamentale fare sistema. Non è un problema di finanziamenti o di soldi. Oggi i soldi ci sono, così come gli strumenti. Serve che esistano imprenditori privati disposti a dare questa scommessa. Poi ci vuole soggetto pubblico che faccia la sua parte in maniera intelligente e lungimirante. E poi un soggetto pubblico fatto da Regione e Comuni che devono collaborare insieme. Noi non aspettiamo che progetti praticabili per il territorio”.

Durante la visita allo stabilimento, il ministro ha incontrato anche i sindacati, con cui ha fatto il punto, evidenziando quali aspetti della normativa hanno funzionato più o meno all'interno della gestione della vertenza.