
Intelligenza artificiale
Firenze, 15 luglio 2023 – Conversare con un assistente virtuale, dotato di intelligenza artificiale, proprio come fosse un operatore in carne ed ossa. E' possibile per chi ha bisogno di informazioni relative alla prestazioni erogate dall'Inps, in particolare 'Opzione donna' per la quale è stata avviata una specifica sperimentazione. L'istituto di previdenza, nell'ambito del Pnrr, ha infatti avviato un progetto basato sull'intelligenza artificiale di tipo generativo.
L'utente che cerca informazioni su sito dell'Inps può infatti conversare per iscritto con un assistente virtuale 'intelligente', dopo aver fatto una richiesta sul motore di ricerca. L’Intelligenza artificiale utilizzerà i primi risultati per restringere la cornice informativa, in modo che l'assistente, che mantiene la memoria delle domande poste e delle risposte date all’utente nel corso dell’interlocuzione, possa offrire via chat risposte circostanziate alle successive domande tratte da fonti ufficiali e certificate.
Tra gli aspetti più innovativi, è prevista la possibilità di effettuare domande di tipo logico-comparativo: è ad esempio possibile sottoporre domande sulle differenze tra una prestazione ed un’altra e comprendere se si hanno i requisiti per accedere ad una prestazione, fornendo informazioni puntuali come l’età o il numero di figli a carico.
Inoltre, in via sperimentale, nella sezione del sito dedicata ad 'Opzione donna', l’assistente virtuale, mantenendo in memoria il dialogo, è in grado di ‘conversare’ fornendo anche informazioni approfondite sulla prestazione tratte da circolari, messaggi e atti interni in materia, oltre che dalle schede prodotto e servizio presenti sul sito. In questo caso, dunque, sarà possibile ricevere risposte sia su aspetti attinenti alle circolari della prestazione che alle procedure operative.
Successivamente, la sperimentazione, spiega Inps, “sarà estesa a tutte le altre prestazioni, garantendo la trasparenza, l’immediatezza delle informazioni, la costruzione condivisa e la disseminazione della conoscenza”.
“Il sistema di intelligenza artificiale dell’Inps, in linea con la normativa sulla privacy, utilizza, al momento, fonti limitate, ma controllate per fornire risposte quanto più affidabili e impara con l’esperienza. Per questo motivo, gli utenti possono collaborare nell’addestramento riformulando la richiesta qualora la risposta non sia esauriente, a vantaggio di tutta la collettività” dichiara il direttore generale dell’Inps Vincenzo Caridi.