Gestione rifiuti, acqua e gas. Così nasce il colosso pubblico

La Toscana centrale coinvolta nell’operazione holding. Con il via libera della Regione

Monia Monni, nuovo assessore regionale all’Ambiente

Monia Monni, nuovo assessore regionale all’Ambiente

Firenze, 25 ottobre 2020 - Una holding dei servizi fondamentali per cittadinanza e imprese (acqua, energia, rifiuti) in mano al settore pubblico. I Comuni della Toscana centro (Firenze, Prato, Empoli ma sono coinvolte anche Pistoia e Pisa) stanno lavorando a questo obiettivo. Finalità: stare sul mercato dei servizi con maggiore competitività e spalle più larghe cercando di rendere più flessibili le tariffe per i clienti privati (pmi, commercio) e per i cittadini.

I protagonisti al momento della possibile "newco" sono le aziende pubbliche di servizi o miste pubblico-privato. Si parla di giganti che messi insieme potrebbero costituire un colosso a livello nazionale: Alia (gestione rifiuti su Firenze, Prato, Pistoia ed Empoli), Publiacqua (Firenze, Prato, Pistoia e Arezzo), Acque Spa (Pisa), Consiag (Prato e altri 22 comuni) ed Estra (Prato, Arezzo, Siena). Tutto il risiko di potenziali ’aggregazioni’ iniziali partirà dalla definizione del nuovo consiglio di amministrazione di Alia.

Una spinta all’operazione arriva anche dal via alla giunta regionale toscana tanto che Monia Monni, assessore all’Ambiente e all’Economia circolare, dice, pur non sbottonandosi più di tanto, che la Regione guarda con particolare attenzione all’evoluzione del piano per una holding di controllo pubblico. "In generale ritengo utili i processi aggregativi che possono creare efficienza – sottolinea Monia Monni – Quel che è emerso in queste settimane mi pare, in linea generale, molto interessante e ritengo potrebbero esserci le condizioni sia di maturità politica che di mercato". Ma per esprimersi, evidenzia, nel merito "ho bisogno di approfondire e di confrontarmi con i sindaci". Il piano vede in primo piano Alia, appunto. A metà novembre l’azienda terrà quattro assemblee con i soci. Per il rinnovo dei vertici, secondo i patti parasociali, è previsto che il Comune di Empoli indichi il vicepresidente e il Comune di Prato il presidente. Per questa carica il sindaco pratese Biffoni potrebbe puntare su Nicola Ciolini, ex consigliere regionale Pd, uscito battuto da Ilaria Bugetti, ma di fatto vittima del sistema di assegnazione degli scranni regionali (ma anche su un altro nome). Firenze (col sindaco Nardella) potrebbe indicare come amministratore delegato Alberto Irace, manager molto esperto avendo guidato Acea (super socio in Publiacqua) dal 2014 al 2017, con il compito anche di traghettare l’azienda verso la "newco" mentre il ruolo di direttore generale operativo potrebbe essere nella mani di Alessia Scappini, attuale ad. I tempi per la formazione del nuovo soggetto sono intorno ai due anni, non prima. Ma la volontà della parte pubblica (amministrazioni comunali) c’è tutta.

Le questioni da risolvere sono articolate. Nel settore gestione dell’acqua in primis c’è Acea che è socio di rilievo sia in Publiacqua che in Acque Spa; il ridimensionamento del suo peso sarà il nodo del compito di Irace che oltre che ad di Alia avrebbe anche il ruolo di trasferire le quote pubbliche complessive nella nuova holding. In più c’è da coinvolgere pienamente Estra (settore energia) e Consiag (multiservizi per i comuni della provincia fiorentina, pratesi e pistoiesi), Publiservizi (Empoli). Intanto si definirà il piano rifiuti della Toscana, fondamentale per capire quanto l’economia circolare diventi realtà ed Alia porterà avanti i suoi obiettivi immediati come i cantieri per i biodigestori di Montespertoli (Empoli), di Peccioli (Pisa, in società con Belvedere spa) e di Scapigliato (Livorno), autorizzati dal governatore Rossi in chiusura di legislatura.