Emergenza Coronavirus, in Toscana 250 milioni per la cassa integrazione in deroga

In caso di ritardi nell'erogazione, la Regione utilizzerà un vecchio fondo la cui dotazione è di circa 1,2 milioni

Cristina Grieco

Cristina Grieco

Firenze, 25 marzo 2020 – La Toscana potrà contare su quasi 250 milioni per la cassa integrazione in deroga. La Regione inoltre, per anticipare ai lavoratori la Cig nel caso in cui vi fossero ritardi, utilizzerà un vecchio fondo ad hoc la cui dotazione attuale è di circa 1,2 milioni. E chiede che venga esteso il periodo di copertura della Cig poiché «le nove settimane previste non saranno sufficienti» e che vengano tutelati anche i lavoratori assunti dopo il 23 febbraio, ora esclusi da qualunque forma di sostegno. Nel dettaglio, ammontano a circa 84 milioni di euro le risorse assegnate alla Toscana dalla prima tranche del decreto per la cassa integrazione in deroga. A queste si aggiungeranno le risorse della seconda tranche, che si stima saranno in proporzione superiori a 100 milioni di euro. La Regione Toscana metterà poi a disposizione, non appena otterrà lo sblocco da parte di Inps, altri 60 milioni di euro derivanti dalle risorse residue della precedente gestione degli ammortizzatori sociali. «Era un provvedimento molto atteso che in Regione Toscana ci metterà in condizione, avendo già firmato l’accordo con le parti sociali, di dare subito avvio allo strumento della deroga – sottolinea l’assessore regionale al lavoro Cristina Grieco –. Apprezzo la rapidità con cui i ministri Catalfo e Gualtieri hanno concluso l’iter, per dare risposta immediata ad imprese e lavoratori in enorme difficoltà». Grieco ricorda di aver «fatto però presente la necessità di un rifinanziamento di tutti gli ammortizzatori sociali previsti per l’emergenza epidemiologica da Covid-19 e dell’estensione del periodo di copertura della Cigd, considerato che le nove settimane ad oggi previste non saranno sufficienti a rispondere alle esigenze del tessuto produttivo delnostro territorio. Ho inoltre richiesto un rifinanziamento delle misure di Cigs e Mobilità in deroga – aggiunge l’assessore – destinate alle aree di crisi industriale complessa ritenendo non sufficiente quanto previsto dalla legge di bilancio, e di estendere la copertura della cassa integrazione anche per tutti i lavoratori assunti dopo il 23 febbraio, che attualmente si trovano privi di qualsiasi forma di sostegno al reddito». Intanto, per anticipare ai lavoratori la Cassa integrazione definita per l’emergenza Coronavirus, nel caso vi siano ritardi da parte dell’ente erogatore, la giunta regionale della Toscana ha deciso di utilizzare un vecchio fondo regionale ad hoc, già utilizzato in passato, coperto da risorse e gestito da ‘Toscana Muove’, ovvero il raggruppamento temporaneo di imprese costituito da Fidi Toscana, finanziaria della Regione, Artigiancredito toscano e Artigiancassa». La dotazione residua del fondo ammonta a circa 1,2 milioni di euro: garantirà le operazioni di anticipazione della Cig ai lavoratori effettuate dalle banche.