Firenze, 16 dicembre 2021 – Dal primo gennaio 2022 al via l’assegno unico e universale, che sarà maggiorato nei casi di nuclei numerosi e nel caso in cui entrambi i genitori lavorino. Per ciascun figlio successivo al secondo è prevista una maggiorazione di 85 euro al mese, in misura piena sotto i 15mila euro e ridotta a 15 euro oltre i 40mila euro.
Ai nuclei con quattro o più figli è inoltre attribuita una maggiorazione forfettaria di 100 euro mensili per nucleo. Nel caso in cui entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro, è prevista, sotto i 15mila euro di Isee, una maggiorazione per ciascun figlio minore pari a 30 euro mensili, che decresce fino ad annullarsi oltre i 40mila euro.
L’assegno unico e universale sostituirà le prestazioni pre-vigenti a sostegno delle famiglie italiane: gli assegni familiari, le detrazioni per figli a carico, l’assegno per famiglie con tre o più figli minori, l’assegno di natalità e il premio alla nascita. Il valore complessivo del nuovo assegno unico ed universale in Toscana è, secondo le stime di Irpet, pari a 1,1 miliardi di euro per 500mila beneficiari.
Rispetto alla precedente misura, in vigore fino al 31 dicembre 2021, ci saranno 100mila famiglie toscane beneficiarie in più degli assegni, con un guadagno medio aggiuntivo di circa 774 euro a famiglia. Sempre secondo quanto si legge nelle 'note di lavoro' di Irpet, in seguito all’introduzione dell’assegno unico e universale 77 famiglie ogni 100 di quelle beneficiarie registreranno un incremento di reddito disponibile, mentre un 23% riceveranno meno risorse. Per chi 'vince' il guadagno medio annuo sarà di 1.250 euro, per chi 'perde' la flessione di reddito ammonterà a circa 700 euro annui.
Le famiglie con più figli (3 e più) e quelle con lavoratori autonomi sono i beneficiari che guadagnano di più dalla riforma. Viceversa le famiglie con un solo figlio e di lavoratori dipendenti perdono in misura maggiore.