Assegno unico 2022, Cdm vara il decreto attuativo: ecco cosa cambia e come fare domanda

Da 50 a 175 euro a figlio, in base all'Isee. Domande dal 1 gennaio, erogazioni da marzo. La ministra Bonetti: “Un provvedimento storico”. Ecco come funziona

Assegno unico 2022

Assegno unico 2022

Roma, 18 novembre 2021 – Approvato dal Consiglio dei ministri il decreto legislativo attuativo sull'assegno unico familiare, al via dal 2022. Il provvedimento passa ora alle commissioni parlamentari competenti per il parere. Il sussidio per le famiglie con figli fino a 21 anni è dunque sempre più vicino. Dal 1 gennaio 2022 è possibile fare domanda, anche se le prime erogazioni sono previste da marzo.

L'assegno unico familiare sarà calcolato sull'Isee e può valere da 50 a 175 euro al mese. Secondo le stime, le famiglie potenzialmente beneficiarie dell'assegno unico sono più di 7 milioni e poiché, ha sottolineato la ministra della Famiglia Elena Bonetti, «i dati certificano che metà delle famiglie ha meno di 15mila euro di Isee, circa la metà della platea potrà prendere la cifra massima». Per l'intervento sono stati stanziati circa 20 miliardi.

«Sono molto soddisfatta ed emozionata, è un provvedimento storico a cui ho lavorato. È un provvedimento che, finalmente, risponde alle richieste delle famiglie italiane”, ha detto la ministra. «La maggior parte delle famiglie – ha aggiunto – avrà un vantaggio evidente. Ci sono inoltre maggiorazioni per coprire situazioni di maggiore fatica, come nel caso di disabili e famiglie più numerose». Nel decreto attuativo dell'assegno unico, inoltre, «c'è un articolo che prevede un meccanismo di perequazione per le famiglie con meno di 25mila euro di Isee» per fare in modo che non ci siano riduzioni di importo rispetto agli assegni già esistenti.

La domanda potrà essere presentata a partire dal 1 gennaio sul sito dell'Inps, anche tramite patronati. E' indispensabile avere l'Isee. Per i mesi di gennaio e febbraio di ogni anno si fa riferimento all'Isee in corso di validità a dicembre dell'anno precedente. Se l'Isee non viene presentato o se è superiore a 40mila euro, la famiglia percepirà l'assegno minimo, pari a 50 euro a figlio. E' previsto un assegno più leggero per ciascun figlio maggiorenne fino al compimento del ventunesimo anno di età: sarà di 85 euro al mese, per scendere dai 15.000 euro di Isee in su fino a raggiungere un valore pari a 25 euro in corrispondenza di un Isee pari a 40.000 euro. Per livelli di Isee superiori a 40.000 euro l'importo rimane costante.

E' riconosciuta una maggiorazione forfettaria per i nuclei familiari con quattro o più figli, pari a 100 euro mensili per nucleo. In caso di figli minorenni disabili è prevista una maggiorazione di 105 euro mensili in caso di non autosufficienza, 95 euro mensili in caso di disabilità grave e a 85 euro mensili in caso di disabilità media. Per ciascun figlio con disabilità maggiorenne fino al compimento del ventunesimo anno di età è prevista la maggiorazione di 50 euro mensili.

Per ricevere l'assegno è obbligatorio presentare la domanda e l'erogazione partirà dal mese successivo. Se la domanda è effettuata entro giugno, la decorrenza è da marzo 2022. Il sussidio sarà accreditato direttamente sul conto corrente del beneficiario dall'Inps, che avrà 20 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del provvedimento per predisporre le nuove modalità per la domanda e 60 giorni dalla presentazione della domanda per riconoscere l'assegno. I nuovi nati in corso di erogazione dell'assegno vanno comunicati entro 120 giorni, con apposita procedura.

I Caf: “Previsto un aumento di 4 milioni di richieste di Isee, servono risorse” La bozza di decreto legge esaminata dal Consiglio dei ministri istituisce l'assegno unico universale per i figli con decorrenza da marzo 2022, lasciando in vita la vecchia misura degli assegni familiari fino a febbraio 2021. «Si tratta di una rivoluzione delle misure a sostegno della natalità e della famiglia in genere, apprezzabile nello spirito e nelle forme di attuazione. Un problema evidente resta: per poter accedere all'assegno unico, il richiedente – afferma Alessandro Mastrocinque, presidente dei centri di assistenza fiscale Caf Cia – dovrà avere una certificazione Isee in corso di validità. Il numero delle Isee complessive è destinato ad aumentare in maniera molto consistente: è presumibile stimare un aumento di 4 milioni di dichiarazioni sostitutive uniche e l'attuale copertura finanziaria prevista per il pagamento delle Isee ai Caf non basta a garantire il corretto pagamento di tutta l'attività svolta». «E' auspicabile – continua – che si trovi con urgenza una soluzione al problema, perché i centri di assistenza fiscale devono e vogliono assistere tutti i cittadini, gratuitamente, che avranno bisogno di Isee per l'assegno unico, ma non possono farlo senza la corretta copertura economica del servizio».