Il Palio della ripartenza, oggi la Storia torna fra i canapi. Tutto il mondo guarda Siena

Dopo il lungo stop, dieci contrade si contenderanno di nuovo il “Cencio“ in Piazza del Campo. Ammesse 15mila persone nella Conchiglia, più 3mila sui palchi. Imponenti misure di sicurezza

Palio, la prova generale di ieri (Foto Lazzeroni)

Momenti di tensione durante la quarta prova di ieri (Foto Lazzeroni)

Siena, 2 luglio 2022 - ​Prima di spegnere i focolai di crisi di governo, nel summit di Cortona con Giuseppe Conte e Roberto Speranza, il segretario del Pd e deputato del collegio di Siena Enrico Letta ha voluto pestare con i piedi il tufo in Piazza del Campo, prima della prova generale di ieri sera. "Sono felice per il ritorno del Palio, dopo due anni di stop per la pandemia. E’ la festa simbolo dell’Italia, è la celebrazione dello spirito di Siena. Mi spiace non poter esserci per altre emergenze". Quello di Enrico Letta è solo l’esempio più recente, più fresco, di quanto il Palio sia da sempre la vetrina politica per eccellenza. Nel 2018 l’allora ministro dell’Interno, Matteo Salvini, scattò valanghe di selfie dalle trifore di Palazzo Pubblico, per immortalare l’Italia verde-gialla, che era riuscita ad espugnare anche il Comune di Siena. Alla fine degli anni Novanta, sempre da quelle trifore, si affacciarono Romano Prodi, Lionel Jospin e Gerard Schroeder, primi ministri e cancellieri di un’Europa governata dalla sinistra. E poi ad agosto arrivò anche Tony Blair.

Il Palio è tornato, viva il Palio. Sta sfidando il rimbalzo dei contagi del Covid, riempiendo Piazza del Campo come negli anni prepandemia. Al diavolo le varianti, gli inviti alla cautela e gli appelli dei virologi. Quando per due anni ti hanno silenziato l’anima, hanno costretto lo spirito di una città in un recinto di divieti, di proibizioni, di riti annullati, di Palii cancellati come se si fosse in guerra, la voglia di abbracciarsi, di baciarsi senza mascherine e di far festa senza distanziamenti è più forte di qualunque starnuto.

Ieri sera alla Prova generale hanno assistito quasi 20mila persone, considerando che il limite imposto per la Conchiglia di Piazza del Campo è di 14.700, come da disposizioni prefettizie, più 3mila persone assise nei palchi di legno. Aggiungeteci la gente alle finestre, nei terrazzi, dalle trifore dei palazzi del potere, e avrete quel numero magico. Troppo forte la fame di Palio, dopo due anni di digiuno, per poter resistere lontani dal cuore della città.

Dalla poesia alla prosa, per provare a decrittare i segnali di questo Palio di Provenzano 2022, primo d.C., dopo Covid. La sorte ha baciato nell’assegnazione dei cavalli Istrice, Pantera e Chiocciola: la prima ha avuto in sorte Schietta, cavallo che ha sfiorato la vittoria al Palio, la Pantera Una per tutti (l’unico barbero assieme a Schietta che ha già corso), la Chiocciola il promettente Zentile, l’esordiente con più sprint nei garretti. Per i fantini, l’Istrice ha scelto Brigante, che però avrà altri alleati tra i canapi, a cominciare da Tittia nel Drago, il fantino che con 7 vittorie può ambire al ruolo di regista. La Pantera ha affidato il giubbetto a Turbine, la Chiocciola a Gingillo (3 Palii vinti al suo attivo), la Torre a Scompiglio che ha vinto 5 Palii. Le Contrade casseforti, quelle che possono puntare più fiches per vincere il drappellone dipinto dall’inglese Emma Sergeant, sarebber Istrice e Chiocciola. Hanno più fame di vittorie.

Ma era il Palio disegnato fino a ieri sera. Poi è andata in scena la prova generale e il fato si è divertito a scombinare i piani. La Civetta ha cambiato fantino, sostituendo Bighino con Carburo dopo la caduta alla terza prova. Il cavallo dell’Istrice, Schietta, dopo un colpo ricevuto a San Martino anche se la mossa era stata invalidata, è rimasto nell’entrone, esentato dalla prova con il permesso della commissione veterinaria. Poi è stato portato via con il mezzo di soccorso per i cavalli E’ l’ultimo colpo di scena di una vigilia tormentata, il popolo dell’Istrice impreca contro il fato. Sarà una notte di rabbia e speranza. Intanto il Valdimontone vinceva la prova generale.