MAURIZIO COSTANZO
Cultura e spettacoli

Il mito Marilyn e quel profumo che ha segnato un’epoca

Nel 1952 le parole di Marilyn Monroe in un’intervista consegnarono una boccetta di profumo al mito

Il vero nome di Marilyn Monroe, nata nel 1926, era Norma Jean Mortenson (Afp)

Il vero nome di Marilyn Monroe, nata nel 1926, era Norma Jean Mortenson (Afp)

Firenze, 5 maggio 2024 - "Cosa indosso a letto? Che domande, Chanel N° 5, ovviamente". Una boccetta consegnata al mito dalle parole di Marilyn Monroe, quando in un'intervista del 1952 candidamente rispose che andava a dormire completamente nuda, con ‘addosso’ solo qualche goccia di questo profumo. Coco Chanel voleva qualcosa di assolutamente diverso, folgorante. L'ispirazione di partenza pare fosse "l'odore della pelle delle mani di sua madre, lavandaia della Provenza". "Un profumo da donna che sappia di donna". Era il 1920 e in vacanza in Costa Azzurra Coco Chanel descriveva così quella che voleva diventasse la "sua" essenza. Davanti a lei, Ernest Beaux, ometto dal "grande naso", di professione chimico, cresciuto a San Pietroburgo, dove il padre lavorava per gli zar. Due perfezionisti assoluti, che di lì a qualche mese avrebbero creato il profumo icona per eccellenza. Il chimico lavorò per lei realizzando due serie di campioni numerati da uno a cinque e da venti e ventiquattro. Nel profumo c'è un bouquet floreale che lascia intravedere le note di rosa di maggio e di gelsomino di Grasse, amplificate dalle aldeidi. Un flacone di Chanel N.5 da 30 ml contiene: 1000 fiori di Gelsomino di Grasse e 12 Rose di Maggio di Grasse. Anche questa fu una piccola rivoluzione, perché fino a quel momento si erano lanciati solo profumi a un'unica essenza. E fu anche tra i primi profumi ad usare le aldeidi (additivi privi di odore, ma capaci di esaltare gli altri, chiave dell’unicità del suo aroma inconfondibile). La scelta di Mademoiselle Coco cadde sulla boccetta numero cinque, casualmente il suo numero fortunato. E a cavalcare sorte e scaramanzia, decise di lanciarlo proprio il 5 del quinto mese dell'anno del 1921 nel corso della sua nuova collezione, chiamandolo semplicemente Chanel N° 5: il primo profumo nella storia a portare il nome della sua creatrice. Il profumo doveva essere emblema di quella nuova femminilità che Coco ha saputo costruire a colpi di eleganza, tubini essenziali e uso di tessuti comodi come il jersey, che rendessero la donna libera. Anche la sua essenza doveva essere così: senza fronzoli, nè inclinazioni dolciastre (come era invece in voga nelle fragranze e nell'idea di donna di quegli anni), ma volitiva, indipendente, per nulla fragile. Sta in questo il successo di Chanel N° 5, il profumo del secolo, tra i più venduti al mondo, l'unico ad aver attraversato 103 anni senza mai perdere un afflato della sua allure, e anzi rimanendo sempre moderno, attuale. Chanel, genio del marketing prima ancora che il marketing esistesse, riuscì poi a farne subito un oggetto del desiderio. Studiò una boccetta in vetro o cristallo quasi minimalista (come la sua idea di eleganza fatta molto più del togliere che aggiungere), geometrica e razionale (come le correnti artistiche del tempo). Il tappo ricorda la forma di Place Vendome a Parigi. E non la mise in vendita. Era un omaggio per le clienti più facoltose. Risultato, prima ancora di debuttate nella boutique al 31 di rue Cambon, le signore più chic dell'alta società parigina facevano a gara per averlo. E con quella boccetta, arrivò anche l'esigenza di un marchio: la celebre doppia C che da quel momento rese iconico tutta ciò che Cocò firmava. Il resto è storia, dalla nascita nel 1924 della nuova Societé des parfums Chanel alle foto dei soldati americani in fila per ore a Parigi pur di riportare a casa almeno un flaconcino dell'eleganza e del lusso europeo. E poi le serigrafie di Andy Warhol, Ads: Chanel, ispirate alle pubblicità del profumo. Ma soprattutto le molte bellissime dive che, fotografate o dirette da grandi maestri da Ridley Scott a Baz Luhrmann, in un secolo hanno prestato il loro volto a quella fragranza unica e senza tempo. Dalla stessa Coco ritratta su Harper's Bazaar a Nicole Kidman e Catherine Deneuve e poi negli anni Marion Cotillard, Carole Bouquet, Audrey Tautou, Lily-Rose Depp. E, primato nei primati, c'è anche un uomo, Brad Pitt.

Nasce oggi

Tyrone Power nato il 5 maggio del 1914 a Cincinnati. Sposarsi in Italia per gli stranieri è un sogno che ancora continua. Lo fecero, tra i primi, Linda Christian e il famoso attore statunitense Tyrone Power, nel 1949 a Roma, città in cui la futura madre di Romina Power scelse anche di farsi cucire il favoloso abito firmato Sorelle Fontana. Ha detto: “Ho fatto un sacco di cose che sono un monumento alla pazienza pubblica”.