GIULIO ARONICA
Cultura e spettacoli

La modernità può costruire altrimenti: Gae Aulenti e la Toscana a Palazzo Medici Ricccardi

Le Sale Fabiani ospitano fino al 18 novembre la mostra curata dalla docente Emanuela Ferretti e l'architetto Silvia Moretti, che presentano un corpus di fotografie, plastici dei progetti, narrazioni digitali e disegni dell'Archivio Gae Aulenti. Dal 4 ottobre, apre un secondo percorso espositivo al Centro Culturale CAMBIO di Castelfiorentino.

Gae Aulenti

Gae Aulenti

Firenze, 17 settembre 2025 - L'utopia è il pensiero di un futuro possibile. Dove razionalità e coscienza degli spazi pubblici si saldano in un unico racconto urbano di forme, funzioni e rapporti. La cultura del progetto, l'ossessione per la qualità e l'ascolto della polis sono sempre stati le pietre angolari della visione di Gae Aulenti, ma l'obiettivo della mostra curata dalla professoressa Emanuela Ferretti e l'architetta Silvia Moretti è quello di riportare alla luce un aspetto significativo - per quanto meno noto - della suo percorso professionale: il rapporto con la Toscana. 

"La modernità può costruire altrimenti" è il titolo dell'esposizione organizzata da Fondazione Architetti Firenze, UNIFI e Archivio Gae Aulenti di Milano con il sostegno di Fondazione Cambiano e MUS.E: le Sale Fabiani di Palazzo Medici Riccardi ospitano una selezione di fotografie, plastici dei progetti, narrazioni digitali e disegni articolata in otto nuclei tematici, che ricostruiscono l'intenso rapporto dell'artista con il nostro territorio. Dalla sedia Sgarsul e la celebre lampada Pipistrello per le aziende Poltronova e Martinelli Luce, alle committenze nel 1969 per la famiglia Pucci, come la riconfigurazione dell'Altana di Palazzo Pucci e il giardino della Villa di Granaiolo a Castelfiorentino.

La relazione si consolidò con la casa unifamiliare a Pisa - ancora in essere - e la Galleria del Libro a Viareggio, spostandosi a metà degli anni Settanta a Prato, dove il sodalizio con Luca Ronconi produsse alcune scenografie teatrali. Un legame che si prolungherà fino ai tempi più recenti, con la presentazione del nuovo ingresso della Stazione di Santa Maria Novella dal Binario 16 (1990), la sistemazione della piazza antistante la Stazione Leopolda (1996), e la partecipazione ai concorsi per la Nuova Uscita degli Uffizi (1998) e il Museo dell'Opera del Duomo (2001). Ma la sua figura fu centrale anche nel dibattito pubblico locale, come sottolinea la nomina a presidente di giuria per l'assegnazione dei lavori della stazione dell'Alta Velocità, vinti da Norman Forster. 

Dal 4 ottobre, la mostra si sdoppia, con un secondo percorso espositivo in programma al Centro Culturale CAMBIO di Castelfiorentino, che approfondisce l'opera di Aulenti sul tema della residenza, declinando il dialogo tra tradizione e innovazione su un territorio estraneo ai circuiti convenzionali del turismo culturale.