
'Folli amori'
Firenze, 3 luglio 2022 - Sono due storie d’amore che scorrono parallele e riecheggiano nelle campagne fiorentine. Sono personaggi che si rincorrono e si intersecano come nel migliore vaudeville. Personaggi che hanno un ritmo forsennato, e perfetto che si muovono anche in sincrono perfetto come può fare solo un’orchestra. Questo e molto molto altro è «Folli amori» lo spettacolo prodotto da ACDC Production e Pinguini Theater, adattamento di due classici: «Fools» di Neil Simon «Monsieur de Pourceaugnac» di Molière.
Uno spettacolo straordinario - diciamolo subito - andato in scena alla Villa Torre dei Lari, di Marignolle , a un minuto da Porta Romana, che si potrà vedere ancora il 12 13, 14 e 15 luglio alle ore 21.15. Dunque la storia-base è quella di Giulietta e Romeo, spostata però con genialità e follia nella provincia fiorentina: la prima, è tratta dal testo di Neil Simon. C’è un insegnante che si innamora di un’allieva a Vincigliata instupidita da una maledizione. Nella seconda, ispirata da Molière, il rapporto tra due amanti è ostacolato dal padre di lei, che vorrebbe darla in sposa al signore di Ponsacco, ma gli abitanti del paese aiuteranno la coppia. Una storia, anzi due storie tutte da ridere con un sottofondo intelligentissimo che solo la cultura riesce a mettere insieme per presentarsi al pubblico. Leggi: cose sensate e non prese di giro. Il merito di questa strepitosa orchestrazione e riscrittura drammaturgica va sicuramente al regista Riccardo Giannini, cresciuto a suon di classici tra le Sorelle Materassi e L’acqua Cheta con Paolo Poli, fin da ragazzino innamorato del teatro e studioso che ha fatto sua la commedia all’italiana, da Monicelli a Germi.
Uno spettacolo unico per un risultato di teatro esemplare: vadano i signori teatranti a fare un giro per Villa Torre dei Lari, di Marignolle – Via Santa Maria a Marignolle 29/c; [email protected]; info: 3761123651 – a vedere cosa c’è oltre ai leggii e agli attori che in scena non recitano neppure più, ma leggono, prendendoci ben bene in giro. Vadano a vedere cosa significa far muovere una ventina di attori nei loro ruoli perfetti unici e non camei, ma veri ruoli. Vadano a vedere questi signori teatranti del guadagno il vero significato di teatro che è anche arte di arrangiarsi, di rimettere a posto a fine recita, di ringraziare e parlare col pubblico senza spocchia. Dio sa se ce n’è bisogno di artisti veri come questi, perfetti, divertenti e divertiti, nessuno escluso. «Folli amori» è una boccata d'aria pura, di ossigeno teatrale. Capito perchè le prime recite programmate per oltre cento persone non sono bastate e hanno dovuto mandare via persone: assolutamente raccomandato.
T.F