REDAZIONE CULTURA E SPETTACOLI

L'Elettrice Palatina ricordata dagli Amici del Foulard. Con un'opera a tema

L'evento culturale per omaggiare la famiglia Medici

Il Foulard dedicato all'Elettrice Palatina in blu

Firenze, 18 febbraio 2022 - Un'associazione culturale dedicata alla meravigliosa arte della realizzazione del foulard. Non solo come accessorio di moda ma come vero e proprio oggetto artistico, direttamente collegato alla storia e all'evoluzione della società in cui viviamo. Presieduta da Maria Paola Alberti, l'Associazione Amici del Foulard nasce nel 2001 con l'intento di realizzare foulard in edizioni limitate, legati a particolari eventi e ricorrenze storiche, e di diffondere la cultura di questo prezioso accessorio. Ben nota l'iniziativa organizzata anni or sono al Palazzo Mansi di Lucca “Il giro del mondo in 80 foulard”, che meglio di tutte ha saputo lanciare il messaggio del foulard come oggetto di valore culturale e simbolico.

«Proprio oggi, in occasione della giornata dedicata all'Elettrice Palatina -commenta la presidente Alberti-, mi piace ricordare il foulard artistico realizzato appositamente per Maria Luisa de' Medici. Il foulard, dal provenzale, significa "tessuto leggero", ed è apparso nella metà del XVIII secolo, periodo in cui Anna Maria Luisa De' Medici visse; motivo questo che ha stimolato la Maison DAPHNÉ di Sanremo, in collaborazione con l'Associazione Amici del Foulard di Firenze, a dedicare all'Elettrice Palatina un esclusivo Foulard in seta, come fosse una vera e propria opera d'arte».

L'opera s'intitola "L'Elettrice Palatina su Seta" ed è stata realizzata in due varianti, nelle misure 90X90 e 60X60 cm, in edizione limitata di 10 esemplari. Il primo foulard, sui toni del rosso, rappresenta Anna Maria Luisa De' Medici stilizzata in chiave serigrafica. Il dipinto a cui lo staff creativo della Maison DAPHNÉ si è ispirato è un ritratto del periodo in cui l'Elettrice era "giovinetta", nel 1717 circa, firmato da Antonio Domenico Gabbiani. I segni somatici che la distinguono ed il prezioso abito risaltano su uno sfondo di gigli stilizzati disposti in modo casuale; a farle da corolla un imponente giglio rosso che rafforza il legame della Città di Firenze con il personaggio, come se da esso fosse generata. Il secondo foulard -continua la presidente-, sui toni del blu oltremare, è ispirato al colore del fiore simbolo di Firenze: l'iris. DAPHNÉ che da sempre si ispira per i foulard e le proprie creazioni ai fiori, questa volta ha attinto alla tradizione fiorentina accostando l'iris ad un dipinto del norvegese Van Douven, in cui l'Elettrice Palatina in età adulta indossa uno sfarzoso abito del 1700. A farle da cornice una pioggia di iris sullo sfondo». D'altronde, come sottolineano gli Amici del foulard, dal momento della sua apparizione questo accessorio non è mai passato di moda ed è stato in grado di attraversare varie epoche, mode e movimenti artistici. «Utilizzato dalle categorie sociali più disparate -puntualizza Alberti-: dai contadini per proteggersi dal freddo nei campi alle operaie di fabbrica, dalle donne dell'alta borghesia fino alle principesse».

E nel prosieguo d'intenti di omaggiare la famiglia dei Medici, proprio ieri l'Associazione Amici del Foulard ha presentato alla Fondazione culturale Niels Stensen il libro di Marco FerriI sepolcri dei Medici. Traslazioni, esumazioni, ricognizioni (1467-2019). La storia. La cronaca. Due casi emblematici” (Angelo Pontecorboli Editore).

Caterina Ceccuti