
La locandina dell'evento
Firenze, 7 maggio 2025 – Si inaugura venerdì prossimo alle 10,30 la mostra fotografica “San Michele a Terra Murata tra storia e spiritualità”, un progetto artistico e culturale che mette in dialogo l’isola di Procida con Firenze attraverso lo sguardo e la sensibilità dei fotografi fiorentini Maria Grazia Dainelli e Carlo Midollini. L’esposizione sarà visitabile fino al 31 maggio, negli orari di apertura dell’Abbazia di San Michele Arcangelo, luogo simbolico e carico di storia nel cuore di Terra Murata.
Promossa da L’Isola dei Misteri, Toscan Cultura, il Comune di Procida e con il patrocinio del Comune di Impruneta, l’iniziativa non è solo un omaggio visivo alla bellezza architettonica dell’Abbazia, ma anche un’occasione per riscoprire il profondo legame spirituale e storico che unisce due territori attraverso il tracciato della Via Micaelica, l’antico percorso di pellegrinaggio dedicato all’Arcangelo Michele. Durante l’inaugurazione interverranno, tra gli altri, Monsignor Michele Autuoro, Arcivescovo di Napoli, Mons. Michele Del Prete, curato dell’Abbazia, il Sindaco di Procida Raimondo Ambrosino e il delegato alla Cultura Assante del Leccese. In programma anche contributi culturali di rilievo, come quello della Prof.ssa Francesca Borgogna, che illustrerà il progetto “PROCIDA-FIRENZE: due tappe nella VIA MICAELICA”, teso a valorizzare la connessione tra l’isola e la città toscana nel contesto del culto micaelico.
Spazio anche a riflessioni sull’importanza dell’Abbazia come centro di spiritualità e aggregazione sociale con gli interventi del Prof. Antonio Lubrano e della Dott.ssa Michela Esposito, e all’accoglienza come valore culturale, raccontata da Rosanna Meglio dell’Associazione Millennium. Il Dott. Pasquale Lubrano Lavadera approfondirà invece il legame affettivo e identitario che unisce la comunità degli emigranti procidani al santuario.
La mostra si inserisce in un più ampio processo di riattivazione del patrimonio culturale attraverso il linguaggio universale della fotografia. Le immagini di Dainelli e Midollini, dense di luce e memoria, restituiscono al visitatore il senso profondo di un luogo che è stato faro spirituale per intere generazioni. Un percorso espositivo che, in fondo, è anche un viaggio interiore, capace di toccare le corde della fede e del senso di appartenenza.