VALERIE PIZZERA
Cronaca

La grande estate dell’isola d’Elba. Criticità alle spalle, verso il sold out

Il presidente degli albergatori De Ferrari: “Aumento delle prenotazioni da giugno a settembre”. “Interessante il turismo di standard elevato. Spesso sono americani di ritorno dalle città d’arte”

Una meravigliosa spiaggia all'Elba (foto iStock)

Una meravigliosa spiaggia all'Elba (foto iStock)

Portoferraio, 21 giugno 2025 – C’è ottimismo tra gli operatori del turismo toscano: dopo un avvio di stagione incerto, giugno ha portato segnali incoraggianti e la sensazione diffusa è che l’estate 2025 potrà dare risultati migliori rispetto all’anno scorso. «Fino a maggio abbiamo registrato un calo delle presenze rispetto allo scorso anno – rileva Daniele Barbetti, presidente di Federalberghi Toscana – a causa soprattutto della difficoltà del mercato interno e di un meteo poco favorevole. Ma adesso i segnali sono positivi, soprattutto grazie alle presenze straniere. Per questo, le destinazioni con un buon tasso di internazionalizzazione stanno andando bene. Le previsioni per l’estate indicano una certa stabilità, anche se permane una fragilità di fondo legata alla difficile situazione internazionale. Siamo comunque fiduciosi; la Toscana si conferma tra le mete più ambite e anche resilienti». Anche Aldo Cursano, presidente di Confcommercio Toscana, evidenzia il fatto che «dopo un inizio stagione poco promettente, a giugno si è registrata una ripresa come non si vedeva da tempo. Spiagge e alberghi pieni, ristoranti dove si fa fatica a trovare posto se non si prenota con giorni di anticipo. C’è voglia di vacanza, di bellezza, di serenità. E la Toscana, da questo punto di vista, è una garanzia. È un luogo che rigenera, che fa staccare la spina». Resta però il problema strutturale del mercato interno. «Gli italiani hanno meno capacità di spesa – osserva Cursano –. Il mercato interno si riduce a pochi giorni: i weekend al mare e una, massimo due settimane di ferie. La fascia media è in affanno, purtroppo». Ci salvano gli stranieri.

L’estate è arrivata sullo scoglio in grande stile. Ha fatto il suo ingresso con il sale nei capelli e la sabbia tra le dita. A dispetto di un incipit in sordina con alcune spiagge dissestate, varie criticità sulle strade e il mese di maggio penalizzato da pioggia e temperature sotto le medie stagionali. La stagione all’isola d’Elba è partita vento in poppa, con spiagge già affollate e traghetti in overbooking.

Il trend positivo è confermato dai numeri che ha snocciolato il presidente degli Albergatori elbani, Massimo De Ferrari: «Dopo un ottimo ponte del 25 aprile, abbiamo avuto un mese di maggio in flessione anche per la data tardiva della Pentecoste, ma i numeri del nostro Centro Studi, che mette online 60 gestionali (un terzo delle strutture), sono sufficientemente credibili e hanno registrato un aumento delle prenotazioni di 1/2 punti percentuali da giugno a settembre».

Presenze dunque in aumento, ma chi sono i turisti che scelgono l’Elba? «A giugno stiamo registrando meno italiani, che poi faranno la parte del leone a luglio e agosto – spiega Massimo De Ferrari – ma c’è un aumento di turisti dall’Europa dell’est: polacchi, cechi, svedesi, norvegesi; e un interessante turismo di standard elevato composto prevalentemente di americani di ritorno dalle città d’arte».

Incoraggianti anche i dati già ottimi del turismo crocieristico, con un ulteriore incremento degli scali per il 2026. Ma dove si annidano dunque le criticità? Il ‘caro traghetti’ che preoccupa operatori e addetti ai lavori in verità si scontra già in questo periodo con le agenzie che hanno difficoltà a trovare posti sulle navi. L’altalena dei prezzi sembra una prassi riconducibile a politiche globali di riempimento dei mezzi di trasporto, navi come aerei, con prezzi variabili a seconda di giorni e fasce orarie. È in questa direzione che si muove l’accordo fatto in questi giorni tra Moby e Blu Navy per massimizzare la bigliettazione, coniugando slot e navi per coprire fasce orarie scoperte.

Nota dolente la funzionalità dei collegamenti in genere e il traffico aereo. Nello specifico De Ferrari non ha dubbi: «I nuovi collegamenti con Pisa, Firenze e Milano non stanno funzionando. Ci sono pochi voli, gli orari sono scomodi e vengono modificati continuamente. I 7 posti ad aereo sono insufficienti, bisognerebbe rivedere i velivoli e aggiungere scali a Roma, Bastia e Lugano».