Torna l’ora legale: lancette un’ora avanti nella notte tra il 25 e il 26 marzo

Ecco tutti i benefici delle giornate più lunghe. Ma i paesi del nord Europa vorrebbero abolirla. Tutto quel che c’è da sapere

Dovremo spostare le lancette avanti di un'ora

Dovremo spostare le lancette avanti di un'ora

Firenze, 20 marzo 2023 - Ultima settimana con l’ora solare. Tra sabato 25 e domenica 26 marzo torna l’ora legale, che ci regalerà un’ora di luce in più al giorno fino alla fine di ottobre. Un toccasana per l’umore ed un grande beneficio in tema di risparmio energetico.

Ricordiamo cosa fare

L’ora ‘x’ del passaggio da solare a legale è fissata per le 2 di notte, tra sabato e domenica prossimi. L’ora legale sposta di un’ora in avanti le lancette dell’orologio. Le 2 di notte, quindi, diventano le 3. Pertanto, avremo un’ora in meno per riposare. Che comunque recupereremo quando tornerà in vigore l’ora solare.

I benefici dell’ora legale

Introdotta definitivamente nel 1966 dopo una discussione iniziata ben 50 anni prima, l'ora legale è una convenzione ideata per risparmiare energia e regalarci più luce nei mesi estivi. I principali vantaggi dell'ora di luce in più durante i mesi interessati sono legati al minor consumo energetico e al fatto di poter godere per più tempo dei raggi del sole. La luce, infatti, aumenta i livelli di serotonina, un neurotrasmettitore sintetizzato nel cervello conosciuto anche col nome di “ormone del buonumore”, proprio perché ci rasserena e migliora il sonno. Anche avere potenzialmente più tempo a disposizione per stare fuori non può che farci bene. Non dimentichiamo poi che la luce solare favorisce la produzione della vitamina D, che dona molti benefici al nostro organismo.

Ecco quanta energia risparmiamo

Come evidenzia Altroconsumo, se consideriamo il minor consumo di energia dovuto all'ora legale, dal 2004 al 2021 l'Italia ha risparmiato complessivamente circa 10,5 miliardi di kilowattora: in termini economici, stiamo parlando di un risparmio per i cittadini di oltre 1,8 miliardi di euro. Inoltre, fattore non secondario, a un minor consumo di energia corrisponde anche un minor impatto ambientale in termini di CO2: l'ora legale dovrebbe portare quindi anche una riduzione di circa 200 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera.

Perchè c’è chi vorrebbe abolirla?

Nonostante gli indubbi benefici, il passaggio dall’ora solare a quella legale è da tempo nel mirino delle istituzioni europee.

Il presidente della Commissione europea aveva annunciato l’avvio dell’iter burocratico per la cancellazione del passaggio tra ora legale e ora solare, mantenendo in vigore per tutto l'anno la prima delle due. Decisioni definitive sono ancora lontane. Un bene per il nostro Paese.

A voler eliminare l'ora legale sono infatti principalmente i paesi del nord Europa, poiché salendo di latitudine le giornate sono normalmente più lunghe, e avere un'ora in più nei mesi estivi non offre a queste popolazioni gli stessi benefici che abbiano noi o gli altri paesi dell'Europa meridionale. A rincarare la dose una (controversa) ricerca sostenuta dal Parlamento polacco, nella quale sono stati indicati diversi problemi fisici e sulla sicurezza legati al cambio d'ora. Stanchezza, irritazione, nausea, scarsa concentrazione e produttività sul posto di lavoro sono tra gli effetti indicati, a causa dell'impatto negativo sul nostro orologio biologico.