La manodopera vale oro, gli studenti del Buzzi trovano lavoro prima del diploma

Prato, il distretto tessile offre contratti part time. Aziende affamate di maestranze specializzate: è il ricambio generazionale

Gli studenti del Buzzi intercettati dalle aziende già prima del diploma
Gli studenti del Buzzi intercettati dalle aziende già prima del diploma

Prato, 7 ottobre 2023 – La manodopera specializzata vale oro. Gli studenti dell’istituto tecnico Buzzi di Prato ne sono testimoni. Mosche bianche per un distretto sempre più vecchio (più della metà dei lavoratori ha oltre 50 anni, secondo i dati diffusi da Cna e Confindustria) e a caccia di maestranze da inserire nella catena produttiva. Progettatori, meccanici, meccatronici, chimici pagati a peso d’oro, tanto che le imprese del distretto pratese e non solo, si sono mosse con anticipo per opzionare i futuri lavoratori. Come? Offrendo contratti part time prima ancora del diploma. Prato va controcorrente mentre nel resto d’Italia i giovani stentano a trovar impiego avendo in tasca il diploma e anche la laurea. "Sono entrata in estate in uno studio professionale che si occupa della progettazione di macchinari industriali e adesso lavoro per loro", dice Ilaria Bargiacchi, che frequenta la quinta Buzzi indirizzo meccatronica.

"Mi hanno offerto la possibilità di lavorare da casa che mi permette di studiare e fare sport". Mattina sui banchi, pomeriggio davanti al pc per operare a distanza, facendo ciò che fino a qualche mese prima era solo teoria e laboratori in aula. "Avere un impiego stabile mi ha permesso di raggiungere già l’indipendenza economica, certo bisogna organizzarsi ma con la possibilità di lavorare negli orari che preferisco riesco a fare tutto", aggiunge la studentessa appena diventata maggiorenne. Le aziende affamate di maestranze specializzate sono disposte a tutto pur di assicurare all’azienda un giovane disposto ad entrare in fabbrica. In certi casi ne va del futuro della stessa azienda alle prese con un ricambio generazionale quanto mai difficile.

Certo anche gli studenti in questo sistema controcorrente fanno la loro parte: solo i più bravi, svegli e volenterosi vengono premiati dal mondo del lavoro che ha fame di braccia ma anche e soprattutto di volontà, tanto da assicurare uno stipendio a giovani non ancora diplomati. A fare da passepartout sono state le settimane di alternanza scuola-lavoro durante le quali le aziende hanno avuto l’occasione di saggiare doti e talento dei ragazzi. "Ho fatto esperienza di stage in una fabbrica che produce accessori per l’alta moda - racconta Diego Delli Noci -. Mi hanno offerto un posto sicuro appena diplomato. Quando dovevo scegliere dove fare lo stage ho visto la lista delle imprese interessate, è incredibile quante ce ne sono, non me ne aspettavo così tante".

Gli studenti dell’istituto tecnico Buzzi da sempre fucina per il distretto, sanno di avere (e in certi casi hanno già) uno stipendio assicurato prima ancora della maturità. Tranquillità economica che permette di affrontare il futuro con più leggerezza e soprattutto di non rimpiangere quella scelta fatta poco più che tredicenni usciti dalle medie.

"Ho fatto lo stage in uno studio di progettazione tecnica, mi hanno chiesto più volte di restare. I titolari mi hanno proposto un contratto dopo la scuola. Quando mi sono iscritta al Buzzi non credevo che sarebbe stato così facile entrare nel mondo del lavoro", dice Maia Vestrini. Conoscere la meccanica e l’elettronica, i meccanismi che muovono gli ingranaggi dei macchinari industriali (tessili e non solo) o la chimica per colorare i tessuti è un lasciapassare per il mondo del lavoro capace, oggi, di fare la differenza.