REDAZIONE CRONACA

Bengalesi in arrivo con pratiche false, scatta il sequestro di un immobile a Grosseto

La guardia di finanza di Siena ha eseguito il provvedimento: coinvolti oltre 200 immigrati. Contestato anche l’autoriciclaggio

Le indagini sono della Guardia di Finanza

Le indagini sono della Guardia di Finanza

Siena, 25 settembre 2025 – La guardia di finanza di Siena ha eseguito un sequestro preventivo di un immobile a Grosseto, adibito a uso commerciale, che, secondo l’ipotesi accusatoria, sarebbe stato acquistato con il profitto del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Le indagini, coordinate dalla magistratura senese, sono partite da anomalie rilevate dalla prefettura di Siena nell’esame di pratiche per l’ingresso di oltre 200 cittadini bengalesi. Nelle richieste presentate sulla piattaforma telematica del ministero dell’Interno erano state inserite informazioni false, riferite tanto ai datori di lavoro, in alcuni casi ignari, quanto ai luoghi di lavoro o di alloggio.

Secondo gli investigatori, dietro alle pratiche ci sarebbe stata una regia unica, riconducibile ad un cittadino bengalese che, insieme ad altri connazionali in patria, avrebbe gestito l’invio delle domande utilizzando riferimenti a imprese non operative collegate a lui o ad altri quattro indagati. Il tutto con un tariffario compreso tra i 2mila e i 4mila euro per pratica, pagati in contanti in Bangladesh o, in alcuni casi, in Italia. In mancanza di liquidità, il pagamento poteva avvenire anche con la cessione di terreni da parte dei richiedenti.

Dalle indagini è emerso che parte dei profitti sarebbe stata utilizzata per l’acquisto dell’immobile di Grosseto per 51.500 euro. Per questo, oltre al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, è stato contestato anche il reato di autoriciclaggio, ritenendo la condotta idonea a ostacolare la tracciabilità della provenienza illecita del denaro.

Il pm ha richiesto la misura cautelare reale, accolta dal gip, che ha disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente. Successivamente la competenza è stata dichiarata del tribunale di Grosseto, che ha rinnovato la misura.