Editoriale

Strage dei Georgofili, quella forza della comunità che non si piega

I vigili del fuoco la mattina dopo l'attentato in via dei Georgofili (Foto d'archivio)

I vigili del fuoco la mattina dopo l'attentato in via dei Georgofili (Foto d'archivio)

Firenze, 28 maggio 2023 – Siamo cresciuti con la strage dei Georgofili nel cuore. Come uomini e come giornalisti, come cittadini consapevoli che ognuno di noi può e deve contribuire ad un futuro migliore dei nostri figli, in nome dei valori democratici che la Mafia, quella notte di trent’anni fa, voleva calpestare.

Non ci riuscì. E anche allora, come sarebbe anche oggi, Firenze seppe rialzare la testa. Con la città c’era il nostro giornale, La Nazione: fu punto di riferimento immediato, certezza e faro, abbraccio.

La Nazione si caricò sulle spalle tutto il senso di responsabilità che quei giorni drammatici imponevano e rispose: “Presente”. Un’edizione straordinaria che ha fatto storia, una mobilitazione collettiva emozionante, un ricordo indelebile, una partecipazione enorme intrecciata alle sorti della comunità fiorentina: La Nazione, in quel maggio del 1993 come nei giorni dell’Alluvione, dette ancora una volta il meglio. Intensa passione e grande professionalità. Riuscendo ad interpretare in maniera eccelsa la rappresentazione tragica di una città che si piega, ma non cede e riparte. Tutti insieme, come la manifestazione dei centomila dimostrò a poche ore dall’esplosione di trent’anni fa.