
Elisoccorso in spiaggi (foto archivio); per il ragazzino annegato erano stati allertati anche i soccorsi dall'alto, ma a nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo del 118 sul bagnasciuga
Firenze, 20 giugno 2025 – Educare, informare, prevenire. È da qui che parte l’impegno della Toscana, tra le nove regioni italiane che hanno scelto di aderire al progetto promosso dall’Istituto Superiore di Sanità per prevenire gli annegamenti e gli incidenti in acque di balneazione. Una campagna nazionale che parla direttamente ai genitori, ai bambini e a tutte le persone che vivono l’acqua come momento di gioco e libertà, ma che troppo spesso si trasforma in rischio.
Al centro del progetto, presentato dall’Osservatorio per lo sviluppo di una strategia nazionale di prevenzione degli annegamenti, c’è un video educativo che ha come protagonista il pesciolino Salvo, un cartone animato pensato per spiegare in modo semplice ma chiaro le principali regole da seguire per fare il bagno in sicurezza. Il video sarà condiviso sui canali social dell’ISS e delle regioni aderenti e reso disponibile per scuole, famiglie, comuni, associazioni sportive e balneari.
I numeri, infatti, parlano chiaro: ogni anno in Italia muoiono circa 330 persone per annegamento, e di queste circa 40 sono bambini o adolescenti. Un dato che fa ancora più male se si considera che l’81% delle vittime pediatriche sono maschi e che oltre la metà degli annegamenti in piscina – il 53% – riguarda bambini sotto i 12 anni.
Le dinamiche sono ricorrenti: nella quasi totalità dei casi, si tratta di bambini che non sanno nuotare e che sfuggono all’attenzione di un adulto, cadendo in acqua mentre giocano o si avvicinano incautamente a una zona profonda. “L’acqua, anche quando è una pozza d'acqua o uno stagno, esercita un'attrazione fatale su qualsiasi bambino - spiega Vincenzo Ferrara, che ha curato il rapporto -. Nelle piscinette gonfiabili il rischio che un bambino piccolo, che ha da poco cominciato a camminare, si rovesci dentro è molto elevato. Dobbiamo ricordare che un bambino caduto in acqua, scomparirà dalla vista entro 20 secondi”.
Tra i consigli fondamentali del video:
- immergersi preferibilmente in acque sorvegliate;
- evitare di immergersi in caso di mare mosso o con correnti di ritorno; seguire le indicazioni dei sorveglianti;
- educare i bambini all'acquaticità fin da piccoli;
- evitare di tuffarsi in acqua repentinamente dopo aver mangiato o un'esposizione prolungata al sole;
- tuffarsi dalle scogliere solo in acque di profondità adeguata.
«Instaurare un rapporto corretto con l’acqua è fondamentale per la crescita e la sicurezza dei nostri bambini – sottolinea Andrea Piccioli, direttore generale dell’Istituto Superiore di Sanità –. Con semplici accorgimenti, è possibile ridurre rischi che purtroppo continuano a costarci vite».
Solo domenica scorsa si è consumata l’ennesima tragedia al Bilancino, dove un bimbo di 10 anni, Mohamed Erraji, residente a Sesto Fiorentino, è annegato mentre faceva il bagno. In quel lago, si sono registrate ben sette morti negli ultimi 14 anni.