Scuola, personale Ata insufficiente. I sindacati a Pellecchia: “Venga a toccare con mano i problemi”

Lettera aperta al direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana. “Saremo lieti di incontrarla per illustrarle le problematiche da noi tante volte sollevate e rimaste finora inascoltate”

Studenti all'uscita del loro primo giorno di scuola (Ansa)
Studenti all'uscita del loro primo giorno di scuola (Ansa)

Firenze, 5 settembre 2023 – Sos Ata, lettera aperta dei sindacati al direttore dell’Usr Ernesto Pellecchia: “Venga a visitare le scuole fiorentine per toccare con mano i disagi”. E’ l’iniziativa lanciata da Flc Cgil, Cisl Scuola, Snals Confsal, Gilda Unams Firenze. 

“Un nuovo anno scolastico sta per iniziare ma per il personale Ata delle scuole toscane – si legge nella lettera, – non vi è soluzione di continuità alle problematiche segnalate a più riprese nel corso del precedente anno scolastico e che, purtroppo, non hanno trovato risposta nelle scelte operate dall’Ufficio Scolastico Regionale Toscana”.

E ancora: “Il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario è parte fondamentale di quella che contrattualmente viene definita, non a caso, “comunità educante”. Esso concorre in modo insostituibile alla realizzazione dei processi educativi degli studenti: i collaboratori scolastici sono fondamentali nel prendersi cura delle bambine e dei bambini; gli assistenti tecnici sono un punto di riferimento cruciale per studentesse e studenti nei laboratori, ove si svolge molta dell’attività didattica; gli assistenti amministrativi sono il fulcro delle segreterie, sempre più ridotte all’osso a fronte della crescita delle incombenze burocratiche”. Non a caso i “dirigenti scolastici anche quest’anno hanno fatto arrivare le loro molteplici richieste di organico Ata aggiuntivo”. Ma le risposte da parte dell’Usr “non sono arrivate”. 

Con questa lettera, i sindacati vogliano “sollecitare l’avvio di un confronto con l’amministrazione, con l’intento di mostrare a lei, direttore Pellecchia, le realtà che vivono ogni giorno le scuole di questo territorio: un numero ridotto di collaboratori scolastici che, per aprire, sono costretti a fare la spola tra vari plessi, con gravi ricadute in termini di sorveglianza e sicurezza; il personale tecnico distribuito tra più laboratori o addirittura tra più scuole; il personale amministrativo con una mole enorme di lavoro da gestire, come testimoniano le centinaia di prese di servizio gestite dal primo giorno di questo nuovo anno scolastico”. Di qui l’invito a “venire nelle scuole per parlare con le Rsu, i lavoratori ed i rappresentanti dei genitori”. “Saremo lieti di incontrarla per illustrarle le problematiche da noi tante volte sollevate e rimaste finora inascoltate”.