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Perdono, cinque giorni di eventi, spettacoli, musica, tradizioni, arte e tantissima partecipazione

San Giovanni Valdarno ha celebrato con straordinario entusiasmo l'edizione 2025 della Festa del Perdono, che dall'11 al 15 settembre ha trasformato il centro storico in un palcoscenico diffuso e partecipazione, capace di unire spiritualità, cultura e intrattenimento

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Arezzo, 17 settembre 2025 –   Cinque giorni di eventi, spettacoli, musica, tradizioni, arte e tantissima partecipazione

La Festa del Perdono 2025 ha registrato presenze superiori a quelle dello scorso anno e si è confermata un evento corale e identitario, capace di attrarre un pubblico vasto e diversificato, di valorizzare le eccellenze del territorio e di offrire momenti di intrattenimento, cultura e comunità

San Giovanni Valdarno ha celebrato con straordinario entusiasmo l'edizione 2025 della Festa del Perdono, che dall'11 al 15 settembre ha trasformato il centro storico in un palcoscenico diffuso e partecipazione, capace di unire spiritualità, cultura e intrattenimento.

Cinque giorni intensi, con migliaia di persone provenienti da tutta la Regione che hanno affollato le piazze e il corso principale, in un clima di allegria e socialità che ha accompagnato ogni iniziativa in programma.

Ad aprire la festa era stato il suggestivo video mapping di Stefano Fake & The Fake Factory che ha illuminato e decorato la facciata della Basilica di Santa Maria delle Grazie per tutta la durata della manifestazione, accompagnato dallo spettacolo inaugurale della compagnia Lux Arcana, che con una performance travolgente di danza aerea, giocoleria e fuoco aveva dato subito il segno di un'edizione capace di stupire unendo tradizione e innovazione.

Ogni giornata ha avuto un pubblico specifico di riferimento e questo ha contribuito al successo dell'intera manifestazione. I bambini hanno trovato occasioni di divertimento con spettacoli di magia, animazioni e bolle di sapone e giochi stimolanti, i ragazzi e le ragazze hanno preso d'assalto le giostre del luna park, gli adolescenti si sono scatenati in piazza Masaccio con la serata “Wannabe 2000 – La festa in piazza”, a cura di Strix Mulino disco, la novità di quest'anno che ha ottenuto un successo ogni oltre aspettativa.

E poi i tanti concerti in piazza Masaccio dedicati ad un pubblico adulto come il live energico e trascinante dei Baro Drom Orkestar insieme ai Martinicca Boison, che, nonostante il meteo avverso, sono riusciti a regalare una serata intensa, unica e affascinante o la raffinata proposta del Shel Shapiro Trio, che ha portato in città la voce e la sensibilità di uno dei grandi protagonisti della musica rock internazionale; entrambi a cura di Materiali sonori. A completare il cartellone musicale l’entusiasmo contagioso dei Ragazzi d’Arnolfo e il tradizionale Concerto del Perdono del Concerto Comunale, che ha preceduto il suggestivo spettacolo pirotecnico curato dalla Pirotecnica Soldi, gran finale che ha illuminato il cielo del Valdarno nella serata conclusiva sotto lo sguardo entusiasta dei tanti partecipanti.

Non sono mancati i momenti legati alle tradizioni e ai sapori locali, il “Perdono dei sapori e dei saperi” in corso Italia, a cura di Confesercenti capace di coniugare degustazioni, mercati, laboratori e spettacoli itineranti. Il centro storico è stato reso ancora più vivace dalla presenza dei tanti banchi di qualità che hanno richiamato visitatori da tutta la vallata. O il concorso per il Miglior vinsanto artigianale al Palomar curato dalla Pro Loco e giunto all’ottava edizione, che ha visto protagonisti i produttori del territorio.

Il programma ha dato spazio anche all’arte e alla cultura con mostre di rilievo, come “La Paresse. L’elogio della lentezza” di Erasmo Pucci, ospitata nella Pieve di San Giovanni Battista e curata da Stefano Chiassai che resterà aperta fino al 22 settembre e “Il Perdono. Offerta, Mistero, Vita” di Filippo Rossi, curata dal professor e monsignor Timothy Verdon e allestita, fino al 12 ottobre, a Casa Masaccio centro per l’arte contemporanea e al Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie. Due percorsi espositivi che hanno offerto al pubblico occasioni di riflessione sul tempo e sulla spiritualità, arricchendo ulteriormente l’offerta del Perdono. Moltissimi i visitatori che hanno preso parte alle inaugurazioni e hanno frequentato i musei durante i primi giorni di esposizione. Da segnalare anche l’apertura straordinaria, domenica 14 settembre, della mostra di presepi “Christmas Greetings – Presepi dal mondo con richiami alle tradizionali cartoline augurali” nella cappella dei Pellegrini della basilica di Santa Maria delle Grazie a cura dell’associazione Natale nel mondo.

Tra gli appuntamenti più attesi e partecipati non è mancata la Tombola del Perdono, organizzata dal Concerto Comunale e resa speciale dalla presenza del macellaio-poeta Dario Cecchini, che ha intrattenuto la piazza con la sua simpatia durante l’estrazione dei numeri.

La Festa del Perdono 2025 si è così confermata come un evento corale e identitario, capace di attrarre un pubblico vasto e diversificato, di valorizzare le eccellenze del territorio e di offrire momenti di intrattenimento, riflessione e comunità.

Il successo dell'edizione è stato reso possibile anche grazie al contributo di numerose realtà locali e di associazioni culturali e di promozione fra cui la Pro Loco, Confesercenti, MUSE, i musei cittadini (Casa Masaccio centro per l'arte contemporanea, Museo delle Terre Nuove, Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie), Strix Mulino Disco, Materiali Sonori, Centro Commerciale Naturale, Associazione residenti in centro storico, Natale nel Mondo, Conferenza zonale dei sindaci del Valdarno Aretino e la sponsorizzazione di Unicoop Firenze insieme a tutti i soggetti, gli artisti e gli operatori che sono stati coinvolti nell'organizzazione del ricco programma.

Le presenze sono state superiori anche a quelle dello scorso anno, una testimonianza di come il Perdono sta diventando un appuntamento sempre più sentito, atteso e partecipazione non solo dai sangiovannesi, ma anche da tanti visitatori provenienti da fuori città. Cinque giorni intensi che hanno riempito di vita il cuore del Valdarno e che permettono di guardare con ancora più entusiasmo alla prossima edizione.