
Il cibo ultraprocessato non è soltanto quello cosiddetto spazzatura
Firenze, 13 settembre 2025 – Due zaini su tre dei bambini toscani tornano a scuola con dentro merende spazzatura: patatine, snack ipercalorici, bibite zuccherate e prodotti ultraprocessati. A denunciarlo è Coldiretti Toscana in vista del ritorno sui banchi, ricordando che un bambino su quattro in regione è già sovrappeso o obeso.
“È più facile mettere una merendina nello zaino che preparare pane e marmellata o frutta fresca – ammettono da Coldiretti – ma così si alimentano cattive abitudini che diventano una vera emergenza sanitaria”.
Per sensibilizzare genitori e studenti, al nuovo mercato di porta San Frediano a Firenze è stata allestita la prima esposizione di “merende salva-salute”: pane con marmellata o miele, crostate di frutta, yogurt, chips di frutta disidratata, snack di verdure crude, frutta secca e spremute naturali.
Secondo la delegata Donne Coldiretti Toscana, Michela Nieri, la colazione e la merenda sono momenti cruciali che richiedono consapevolezza e condivisione familiare: “L’invasione degli alimenti confezionati non risparmia i ragazzi, i consumatori più vulnerabili. Obesità infantile e patologie croniche sono strettamente legate al consumo di questi prodotti”.
I dati parlano chiaro: solo il 5,1% dei bambini consuma le cinque porzioni quotidiane raccomandate di frutta e verdura, mentre il 22,1% non le mangia affatto ogni giorno. Ancora più critico il dato sui legumi, assenti nell’alimentazione del 42,5% dei piccoli. Il sovrappeso pesa anche sulle tasche dei cittadini: il costo sociale e sanitario stimato è di 289 euro a testa l’anno.
Per invertire la rotta, Coldiretti e Campagna Amica rilanciano il progetto “Lo sviluppo sostenibile e l’educazione alimentare”, che negli ultimi due anni ha coinvolto oltre 60mila studenti toscani con lezioni, visite in azienda e attività pratiche. “La salute nasce a tavola – conclude Nieri –. Dobbiamo tornare a mangiare semplice, stagionale e genuino, riscoprendo la dieta mediterranea come medicina quotidiana”.