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Cronaca

Rientro a scuola, che salasso: tra diari e corredo si possono superare i 1200 euro. Come risparmiare

Da un monitoraggio dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, i costi del materiale scolastico registrano un aumento medio del +6,2% rispetto al 2022. I consigli per risparmiare

Crediti iStock - Caro scuola

Crediti iStock - Caro scuola

Firenze, 30 agosto 2023 - Zaino trolley a 129 euro, diario a 18,99. Con il rientro dalle vacanze, si ripropone puntualmente il tema del caro scuola. I genitori stanno già facendo lo slalom tra le varie offerte. Ma non è facile convincere i figli riguardo alla necessità di non seguire le mode per poter risparmiare.

Da un monitoraggio dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, i costi del materiale scolastico registrano un aumento medio del +6,2% rispetto al 2022.

Spesa per il corredo scolastico

Secondo i calcoli di Federconsumatori, solo per il corredo si spenderanno 606,80 euro per ciascun figlio. Se poi si rincorrono le proposte glitterate delle influencer, prime su tutte l’onnipresente Ferragni, ecco che la spesa lievita ulteriormente (solo il diario sfiora i 30 euro).

Un salasso da 1200 euro

Tra diari, astucci, zaini, dizionari e libri, la spesa potrà superare i 1.200 euro a studente. A dirlo è Assoutenti, che stima i rincari tra l’8 e il 10%.

I prodotti di cartoleria registrano un incremento medio del 9,2% su base annua, a causa dei rincari delle materie prime e dei maggiori costi di produzione. Prezzi che raggiungono livelli sempre più elevati se si scelgono appunto prodotti griffati. Per intendersi, una famiglia che deve partire da zero con il corredo spende una cinquantina di euro in più rispetto ad un anno fa.

Libri

È in forte salita il costo dei libri: per ogni studente in media si spenderanno 502,10 euro per i testi obbligatori più due dizionari. La variazione rispetto al 2022 è del +4%. Acquistando i libri usati, invece, si risparmia oltre il 26%.

Le spese sono particolarmente alte per gli alunni delle classi prime, ovviamente:

Uno studente di prima media spenderà mediamente per i libri di testo più due dizionari 488,40 euro (+10% rispetto allo scorso anno). Aggiungendo il corredo si va a 1.095,20 euro.

Un ragazzo di prima liceo spenderà per i libri di testo più quattro dizionari 695,80 euro (+2% rispetto allo scorso anno). Sommati i 606,80 euro per il corredo scolastico ed i ricambi viene un totale di ben 1.302,60 euro.

Importi che, osserva Federconsumatori, risultano proibitivi per molte famiglie, alle quali il più delle volte si chiede anche di acquistare pc e programmi.

Ecco che sempre dallo studio effettuato dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori emerge che tra computer, webcam, microfono, antivirus, programmi base una famiglia, dovendosi dotare di tali dispositivi, arriva a spendere da 393,88 euro a 3.844,90 euro (considerando per antivirus e programmi i costi su base annua), con un rincaro del +2,3% rispetto al 2022. A questo va aggiunta la spesa per la connessione a internet. Acquistando prodotti tecnologici rigenerati, si risparmia circa il 38%.

Costi così elevati incidono significativamente sul diritto allo studio dei ragazzi, così come avvenuto purtroppo durante il lockdown; è triste constatare, in tal senso, come non tutti gli istituti siano in grado di sopperire a tali carenze.

Ma librerie e cartolibrerie rischiano di chiudere

Questa ondata di aumenti non va a vantaggio di librerie e cartolibrerie che, anzi, vedono ridursi i margini di guadagno, passati dal 15% lordo di due anni fa al 10% circa di oggi. A lanciare l’allarme tramite la Dire è Sil, il Sindacato italiano librai di Confesercenti. I testi costano di più, ma i librai guadagnano di meno. E perdono quote di mercato: i margini attuali non consentono agli imprenditori di praticare sconti ai clienti finali. Cosa che invece possono fare le grandi piattaforme online e la grande distribuzione, da vari anni in prima fila anche sul versante della vendita dei libri di testo.

Bonus

Per aiutare le famiglie ad affrontare tali spese esistono diverse misure, a livello comunale e regionale, che prevedono buoni, agevolazioni o gratuità dei testi scolastici per le famiglie con basso reddito.

Misure sicuramente positive, ma non ancora non sufficienti a dare un aiuto concreto alle famiglie in difficoltà, specialmente alla luce della grave situazione economica che le famiglie stanno vivendo a causa dei forti aumenti che si continuano a registrare.

Anche per il prossimo anno scolastico la Regione Toscana ha mantenuto il suo pluriennale impegno volto a sostenere il diritto allo studio scolastico stanziando benefici economici a favore delle studentesse e degli studenti appartenenti a famiglie a basso reddito, con ISEE non superiore a 15.748,78 euro.

Gli interessati dovranno rivolgersi al proprio comune di residenza entro il 22 settembre 2023 (scadenza unica per tutti i comuni della Toscana) dove potranno chiedere tutte le informazioni utili, prendere visione del bando e delle modalità per accedere al contributo.

Il contributo erogabile varia da un minimo di 130 ad un massimo di 300 euro, in base ai criteri stabiliti dai comuni nei propri bandi. Come di consueto sono stati approvati riferimenti specifici per i ragazzi residenti nelle isole minori (Isola del Giglio e Capraia isola) che frequentano scuole secondarie di secondo grado.

Il pacchetto scuola 2023-2024 conta su un milione e mezzo di fondi regionali a cui si aggiungono 4,8 milioni di risorse statali, come ripartite con decreto del Ministero dell'Istruzione e del Merito, per un totale di oltre 6 milioni di euro.