
Firenze, 31 marzo 2023 – Disagi in vista negli aeroporti domenica 2 aprile, quando incroceranno le braccia gli operatori di Enav. Lo sciopero, proclamato a livello nazionale da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl-Ta e Unica, interesserà la fascia oraria 13-17, ma non sono da escludere ripercussioni in altre parti della giornata, dovuti a ritardi e cancellazioni. Secondo la stima di ItaliaRimborso, potrebbero subire un disservizio per lo sciopero aereo oltre 200mila viaggiatori in Italia.
Cosa succede se il proprio volo è cancellato
In caso di sciopero degli operatori Enav, al contrario di quanto avviene con gli scioperi che riguardano le compagnie aeree, il passeggero non ha diritto alla compensazione pecuniaria prevista del regolamento comunitario 261 del 2004, che oscilla da 250 a 600 euro, ma solo ed esclusivamente al rimborso delle spese per raggiungere la meta, se queste comprovate da scontrini o fatture. Dunque, il viaggiatore può comprarsi a proprie spese un nuovo volo alternativo, anche con una compagnia aerea diversa rispetto a quella inizialmente scelta. Ciò avviene qualora il passeggero non venga adeguatamente riprotetto dal vettore aereo. Queste somme sborsate per via dello sciopero aerei possono essere rimborsate, così come le spese per qualsiasi altro mezzo di trasporto utilizzato per giungere alla destinazione inizialmente programmata, eventuali notti in hotel in più e pasti nei giorni in cui è stato provocato il disservizio aereo.
Come richiedere il rimborso delle spese
“Nelle ultime settimane i numeri in nostro possesso affermano la crescita delle proposte delle destinazioni da parte delle compagnie aeree – dice Felice D’Angelo, ceo di ItaliaRimborso – . Proporzionalmente, però, sono cresciuti i disservizi aerei, così come gli scioperi, dove il passeggero può subire un ritardo o una cancellazione del volo. Il viaggiatore, qualora non riprotetto dal vettore aereo con un nuovo volo, può sicuramente sostituirsi all’assistenza della compagnia aerea e sostenere tutte le spese per raggiungere la meta prefissata. In questo caso sarà poi possibile avviare un reclamo di rimborso spese, rivolgendosi direttamente al vettore aereo o a una claim company”.