
Incendi, in Toscana scatta il divieto anticipato di abbruciamenti
Firenze, 17 giugno 2025 – Scatta in anticipo su tutto il territorio toscano il divieto di abbruciamenti: dal 21 giugno e fino al 31 agosto (salvo proroghe) non sarà possibile bruciare residui vegetali agricoli e forestali. A farlo sapere è Coldiretti Toscana, che segnala una situazione già da bollino rosso in molte zone della regione, dalla costa – Livorno, Grosseto, Pisa – alle aree interne come Firenze e Prato. Colpa dell’anticiclone africano che porta temperature elevate, umidità bassissima e assenza di piogge. Una combinazione pericolosa, che aumenta in modo significativo il rischio di incendi boschivi.
Negli ultimi vent’anni sono andati in fumo più di 25mila ettari di boschi toscani, con costi altissimi non solo per l’ambiente, ma anche per la collettività: 10mila euro ad ettaro, tra spegnimento e ripristino. L’agricoltura è uno dei settori ovviamente più colpiti. “Gli incendi sono una conseguenza dei cambiamenti climatici e hanno effetti devastanti sull’ambiente e sull’economia – spiega Letizia Cesani, presidente di Coldiretti Toscana –. Dove gli agricoltori presidiano il territorio, i danni sono più contenuti. Dove i terreni sono abbandonati, le fiamme si propagano più facilmente. È per questo che servono politiche di prevenzione: in primis, c’è necessità di piccoli invasi aziendali, che possono fornire acqua per contenere i roghi”. Ma anche i cittadini possono fare molto per prevenire gli incendi, che sei volte su dieci sono dolosi, ma spesso causati anche da disattenzioni.
Coldiretti ha stilato un vademecum con le regole fondamentali per proteggere i boschi:
- Non accendere fuochi nei boschi, nei campi o in prossimità di aree verdi;
- Non gettare mozziconi o fiammiferi accesi a terra o dai veicoli;
- Non parcheggiare auto o moto su erba secca: il calore della marmitta può innescare un incendio;
- Non abbandonare rifiuti, soprattutto contenitori sotto pressione (bombolette, vernici, deodoranti), che possono esplodere con il caldo;
- In caso di incendio, non agire da soli ma chiamare subito i numeri di emergenza e mettersi in sicurezza a favore di vento.
“Serve la collaborazione di tutti – conclude Coldiretti – anche per segnalare comportamenti sospetti. Fermare i piromani è una responsabilità collettiva. I nostri boschi vanno difesi con attenzione e consapevolezza”.