
Gionata Lenzi
Ponsacco (Pisa), 27 gennaio 2019 - Sempre più toscani cercano strumenti di autodifesa. E, dopo la moda degli spray al peperoncino, spuntano ora anche le pistole, caratterizzate sempre dalla stessa sostanza urticante, ma con un diverso meccanismo di attivazione e di funzionamento. La nostra regione, secondo i dati rielaborati e diffusi dall’azienda toscana Brand Store è la quinta in Italia proprio nell’acquisto di questi oggetti. Complice, forse, anche il fatto che una delle maggiori società a commercializzarli a livello nazionale ha sede a Ponsacco, in provincia di Pisa. «Siamo nati quattro anni fa – spiega Gionata Lenzi, uno dei titolari della Brand Store – come start up innovativa, puntando sull’e-commerce attraverso il marchio MiDifendo.it. La nostra idea era introdurre sul mercato italiano qualcosa di simile allo spray urticante ma che fosse più sicuro, che non creasse i problemi legati alla nebulizzazione. Ci siamo messi in contatto con l’azienda svizzera Piexon e abbiamo chiesto loro di creare insieme un prodotto che fosse in linea con le norme italiane in materia, a partire dalla portata massima di 3 metri e non di 5 dello spruzzo urticante. Da allora stiamo registrando una continua crescita, anche se sul mercato sono arrivati altri prodotti simili realizzati da altre aziende».
Al momento la Brand Store conta 10 dipendenti (la produzione è sempre in Svizzera alla Piexon) e nel 2017 ha venduto circa 15mila pezzi, con un fatturato di poco inferiore a un milione di euro. I dati del 2018 non sono ancora ufficiali, ma secondo le prime stime le vendite sarebbero raddoppiate. Ma cosa spinge le persone a comprare una pistola al peperoncino? «C’è grande voglia di avere uno strumento di autodifesa – spiega ancora Gionata Lenzi - e la pistola al peperoncino non ha bisogno di porto d’armi e crea molti meno problemi anche in caso di furto da parte di terzi rispetto a una vera pistola. Rispetto poi allo spray urticante, la pistola al peperoncino non ha il problema della nebulizzazione che è all’origine di tanti recenti e drammatici episodi di cronaca. Questo anche perché l’espulsione del liquido avviene con un meccanismo pirotecnico, con una piccola esplosione insomma, e non a pressione. Il getto va solo in una direzione e colpisce esclusivamente il destinatario. In alcuni modelli esiste anche una luce laser per aiutare la persona a prendere la mira. Anche in caso di vento, non si crea una dispersione e non si rischia di diffondere in modo improprio il prodotto». Secondo gli ultimi dati dell’azienda (aggiornati al 2017) in Toscana sono in circolazione 2022 pistole al peperoncino. In testa alla classifica c’è Firenze con 564, seguita da Pisa con 306 e Lucca con 300. Ultima invece Massa Carrara, con appena 48. Gli acquisti sembrano essere molto trasversali sia per fascia di età sia di sesso: sono infatti tante le donne che decidono di portare una pistola (o uno spray) nella borsetta per difendersi da eventuali stupri e aggressioni. Intanto, cavalcando la voglia di sicurezza, l’azienda toscana sta ampliando i prodotti. Nel 2019 lancerà sul mercato una serie di zaini e di borse anti-taccheggio.