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Arezzo, 3 aprile 2024 – Chiedevano un cambio di passo, invece continuano i disagi per i pendolari della linea aretina e del Valdarno che sono stanchi delle promesse non mantenute e si dicono pronti anche ad
intraprendere vie legali. Questa volta il Movimento Consumatori
di Arezzo è sul piede di guerra in seguito al rinvio del tavolo tra
la Regione Toscana e i vertici nazionali di Trenitalia e Rfi che si
doveva tenere lo scorso 26 marzo. Saltato e non ancora riprogrammato. Il tavolo in questione doveva affrontare le problematiche che da troppo tempo affliggono i pendolari della linea ferroviaria aretina e di quella del Valdarno.
«Il 26 marzo scorso si sarebbe dovuto tenere il tavolo tra la Regione Toscana, Trenitalia e Rfi, ma è stato rinviato l’incontro a
dopo Pasqua – spiega il presidente del Movimento Consumatori di Arezzo, Armando Mansueto - Quale sarebbe la motivazione che non ha consentito lo svolgimento della riunione? Ci teniamo a ricordare alla Regione Toscana che i continui disservizi e i disagi che sono costretti
a subire i pendolari del Valdarno e della linea aretina non si risolvono da soli. Dobbiamo forse pensare che non è una priorità
della Regione Toscana il diritto alla mobilità?».
I problemi più grandi riguardano i ritardi continui e le deviazioni costanti dei regionali veloci sulla linea lenta. Con la questione «inchini» nei confronti dei treni alta velocità e Italo, che penalizza i treni più usati dai pendolari per andare e tornare da Firenze. Chi ogni giorno si sposta
per studio o lavoro verso il capoluogo di regione, incappa in ritardi che arrivano a superare la mezz’ora ogni volta, senza contare i lavori e i cantieri intermittenti. Un servizio quello di Trenitalia più volte denunciato come «da terzo mondo» per il Comitato pendolari aretini che si erano
detti pronti nei giorni scorsi ad intraprendere azioni di disobbedienza civile e a non sottoscrivere più l’abbonamento del treno.
Adesso la protesta arriva dal Movimento Consumatori.
«Lo scorso 19 marzo come Movimento Consumatori Toscana
Aps, assieme al Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, siamo stati ricevuti presso la IV Commissione in Consiglio Regionale – prosegue Armando Mansueto - Da tale incontro speravamo iniziare finalmente un
percorso che potesse portare alla risoluzione definitiva dei problemi che affliggono da anni i pendolari.
Ci preme ricordare che la Regione Toscana è il titolare del servizio di trasporto pubblico ferroviario di interesse regionale e locale, nonché parte contrattuale del contratto di servizio stipulato con Trenitalia.
Forse per il Presidente Eugenio
Giani non è importante il sacrosanto diritto dei pendolari ad
avere un servizio pubblico efficiente?». E il Movimento Consumatori aretini rincara la dose: «Siamo pronti ad intraprendere
vie legali, la disponibilità deve essere reciproca, evidentemente alla Regione Toscana non interessa questo problema» , conclude il presidente del Movimento Consumatori di Arezzo Masueto.