Aumento Irpef 2024 in Toscana, cos’è e come funziona il payback sanitario

Nella regione si è innescata la bomba dello strumento di controllo della spesa pubblica nell’ambito della produzione dei dispositivi medici. Ecco in che cosa consiste

Firenze, 21 dicembre 2023 – In Toscana si è innescata la bomba del payback sanitario, motivo per il quale il presidente Eugenio Giani si è detto costretto ad aumentare l’importo dell’addizionale Irpef per circa un terzo dei cittadini nel 2024 (Leggi qui come funzionerà). Ma di cosa si sta parlando in regione? Quali sono state le difficoltà in ottica di bilancio? E soprattutto: cos’è e come funziona il payback sanitario

Payback sanitario, cos'è e come funziona

Il payback sanitario è uno strumento di controllo della spesa pubblica relativo alla produzione dei dispositivi medici. La norma, istituita nel 2015 dal governo Renzi, non è stata mai attuata. Si tratta, in particolare, di un sistema di compartecipazione alle spese per i dispositivi medici che coinvolge imprese produttrici e Regioni. In sostanza prevede che le aziende produttrici dei dispositivi medici contribuiscano economicamente alle spese pubbliche sanitarie sostenute dalle Regioni. 

Giani: “Due annualità di payback, costretto ad aumento Irpef”

Oggi il presidente della Toscana Eugenio Giani ha riferito in Consiglio regionale sulla necessità di aumentare l’aliquota Irpef per chiudere il bilancio della sanità toscana. “Con due annualità di payback, pari a 200 milioni – ha spiegato il governatore – si sarebbe potuto chiudere il bilancio, ma c’è stata una scelta da parte del Governo, non so se una scelta politica o tecnica, ma prendo atto di questa scelta. Questo governo ha scelto le lobby rispetto al popolo perché ha preferito tutelare le lobby dei dispositivi sanitari, decidendo di non dare alle Regioni le risorse del payback e ci ha costretto a fare questa manovra”. 

I fornitori ospedalieri: “Nessun debito con la Regione"

Immediata la risposta di Massimo Rambaldi, presidente Associazione fornitori ospedalieri della Toscana aderente a Fifo Confcommercio: “Comprendiamo le difficoltà in ottica di bilancio della Regione Toscana e del presidente Giani, ma le micro, piccole e medie imprese fornitrici di dispositivi medici non hanno mai maturato un debito con la Regione per il payback. Anzi, gli atti del Governo e delle Regioni sono stati impugnati al Tar del Lazio che ha sospeso le richieste di pagamento rinviando tutto alla Corte Costituzionale. Non è assolutamente responsabilità del nostro comparto la decisione di un aumento Irpef 2024”. “Da mesi stiamo avendo confronti costruttivi con il presidente Giani e i suoi assessori – ha aggiunto il presidente Rambaldi – per risolvere l'annosa questione del payback applicato ai dispositivi medici. In questo momento appoggiamo la posizione di Pmi Sanità e del suo presidente Gennaro Broya. E restiamo assolutamente disponibili per un confronto costruttivo che possa garantire la sostenibilità di tutte le parti in causa”.