Morti sul lavoro, tragico bilancio in Toscana nel 2024. Un’insopportabile serie di lutti

Il punto sulla sicurezza. L’ultima vittima è Manuel Cavanna. Aveva solo 23 anni

Da sin. in alto Claudio Rosi, Luigi Coclite, Manuel Cavanna, Alessandro D'Andrea, Sandro Stentella, Pasquale Menicagli, Muhammad Zahid, Mohamed El Ferhane, Taoufik Haidar, Luca Giannecchini

Da sin. in alto Claudio Rosi, Luigi Coclite, Manuel Cavanna, Alessandro D'Andrea, Sandro Stentella, Pasquale Menicagli, Muhammad Zahid, Mohamed El Ferhane, Taoufik Haidar, Luca Giannecchini

Firenze, 20 aprile 2024 – Sono nove in questi primi mesi del 2024 le vittime sul lavoro in Toscana. Un’insopportabile serie di tragedie. Lutti che segnano famiglie, lutti che in alcuni casi potevano essere evitati.

C’è ancora molto da fare sulla sicurezza, tema quantomai attuale alla luce appunto dei lutti che hanno funestato la regione in questi primi mesi. La tragedia di via Mariti a Firenze, dove cinque operai sono morti nel crollo di una trave nel cantiere dell’Esselunga in costruzione ha scosso le coscienze di molti nella mattina del 16 febbraio. Ma di lavoro si continua a morire. 

E’ di venerdì 19 aprile la notizia dell’ultima vittima. Manuel Cavanna, 23 anni, colpito al petto da un tubo metallico mentre stava lavorando a Montepulciano per una ditta che produce box e altre attrezzature per la cura dei cavalli. Un giovane con la passione per il suo lavoro di manutentore, un mago della meccanica come lo descrivono i colleghi. 

Perché queste tragedie si ripetono con drammatica ciclicità? Cosa serve per poter lavorare avendo la certezza di tornare a casa la sera? Sono domande che ci si pone alla luce degli ultimi lutti. Il crollo di via Mariti è accaduto in un normale venerdì di febbraio, di mattina, mentre operai di varie ditte e trasfertisti stavano lavorando nel cantiere della nuova grande Esselunga di un popoloso quartiere di Firenze. La pesante trave si spezza e travolge cinque persone. 

Le vittime sono sono Luigi Coclite, residente a Collesalvetti (Livorno), nella frazione di Vicarello. Era originario dell'Abruzzo e lavorava per una azienda nel pisano. Sarà il primo ad essere ritrovato. Taoufik Haidar, 43 anni, dalla scorsa estate viveva a Chiuduno, in provincia di Bergamo, dopo aver vissuto per diversi anni a Palazzolo sull'Oglio, comune in provincia di Brescia al confine con la provincia bergamasca. 

Mohamed El Ferhane, marocchino di 24 anni e Mohamed Toukabri, tunisino di 54 anni, erano entrambi residenti a Palazzuolo sull'Oglio, così come il 56enne marocchino Bouzekri Rahimi, l'ultimo disperso ritrovato sotto le macerie. Dalle indagini emerge anche che alcuni di loro erano irregolari sul territorio italiano.

La seconda parte di marzo è stata tragica. Il 21 marzo muore nei dintorni di Lucca Luca Giannecchini, 51 anni. Stava lavorando nella fossa di uno scavo in strada. La terra è franata dentro lo scavo e lo ha sepolto. Inutile ogni tentativo di soccorso da parte dei colleghi, che hanno cercato di liberarlo. Il 28 muore Muhammad Zahid, pakistano. Era in un cantiere quando il mezzo che stava guidando, una gru, si è sbilanciato. Ha tentato di uscire ma è rimasto schiacciato. Cercava una vita migliore in Italia, ha trovato la morte, tragica, improvvisa, con tanti sogni ancora da realizzare. 

La Toscana paga un tragico tributo anche nella centrale idroelettrica di Suviana, sull’Appennino bolognese, dove un’esplosione uccide sette persone tra cui Alessandro D’Andrea, 37 anni, di Forcoli, frazione di Palaia, in provincia di Pisa.

Impiegato per una ditta di Cinisello Balsamo, era molto esperto e molto richiesto per manutenzione di centrali del genere. E’ stato sorpreso dall’esplosione, della quale ora si cerca di capire l’origine, mentre lavorava nei piani interrati dell’impianto. Non ha avuto scampo. 

L’Umbria piange in questo 2024 tre vittime. Il 12 gennaio muore a Valfabbrica Andrea Serpericci, 49 anni, anche lui travolto dalla terra di uno scavo. E poi Sandro Stentella, 55 anni, imprenditore travolto a Castiglione del Lago da un muletto in retromarcia. E’ accaduto giovedì 4 aprile. A Trestina, frazione di Città di Castello, muore Pasquale Pietro Menicagli, 64 anni. Ha battuto la testa contro un tronco mentre svolgeva lavori forestali.